Indumenti usati. Modica, raccolta sospetta

Cosa si cela dietro un volantino che da giorni campeggia su muri, bacheche e pali dell’illuminazione pubblica del territorio modicano? Qualcuno ha informato della vicenda le forze dell’ordine dopo avere fatto alcune ricerche. In sostanza il volantino parla di una Fondazione con sede a Torino in Via Giovanni Gravero, con tanto di partita Iva, che annuncia una raccolta di indumenti usati che la gente dovrebbe lasciare fuori dalla porta principale, con il conseguente passaggio di un mezzo per ritirare i pacchi. “Ho verificato cercando su internet – dice un cittadino – ma la Via Giovanni Gravero a Torino non esiste. Esiste, invece, Via Giovanni Cravero: strano che in un volantino sia scritto l’indirizzo sbagliato. Si fa, poi, riferimento a un interno 33/30, ma se c’è l’interno, prima di esso dovrebbe essere indicato un numero civico. Provando a cercare la partita Iva indicata sul volantino sul sito dell’Agenzia delle Entrate viene fuori che è inesistente. Anche il “Centro Volontariati per il mondo” indicato alla fine non esiste su internet (visto che è addirittura “per il mondo”, qualche riferimento dovrebbe almeno esistere)”. Nei fatti si tratterebbe di un invito alla solidarietà a costo quasi zero. Del resto, disfarsi di indumenti fuori moda è un sollievo per molti. Indubbio, però, che in tanti avranno pensato di fare un’opera pia, regalando ai meno fortunati vestiti, biancheria, giocattoli in ottime condizioni. A Casteltermini, poco tempo fa, questo tipo di sospetti si era rivelato fondato, I carabinieri, insospettiti dall’annuncio, avevano bloccato due furgoni dell’organizzazione pieni zeppi all’interno e con i portabagagli esterni al limite della capienza. Scandagliate le diciture del bigliettino, che riportavano un indirizzo e-mail, una partita Iva e la sede sociale a Torino, gli uomini dell’Arma si erano accorti che era tutto più o meno falso. Più o meno perchè la partita Iva e la fondazione esistevano realmente, ma sarebbero state chiuse da qualche tempo. I cinque fermati arrivavano da Catania e pare avessero poco o nulla a che fare con il capoluogo piemontese. Erano stati tutti denunciati a piede libero per truffa. C’è da capire cosa ci sia dietro l’organizzazione, se un mercato generale che rivende abiti usati o qualcos’altro. Capire chi c’è dietro al gruppo, quali e se ci sono delle responsabilità della fondazione.

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