Modica. Nella Casa a lui intitolata il ricordo di don Puglisi pensando alla città in un momento difficile Solidarietà ai commercianti e alle piccole medie imprese vessate dal fisco e al giornalista Saro Cannizzaro. La preoccupazione per i giovani

La Casa don Puglisi di Modica ha iniziato il ricordo del coraggioso prete ucciso della mafia riflettendo sul suo messaggio in rapporto al momento difficile attraversato dalla città, con i gravi problemi dei commercianti e delle piccole imprese vessate da un sistema fiscale che per le procedure usate diventa iniquo, da ripetuti atti vandalici, non ultimo al giornalista Saro Cannizzaro. Mentre esprimiamo solidarietà alle categorie colpite e a Saro Cannizzaro, chiediamo a tutti di riprendere il “Patto educativo” firmato l’anno scorso nel nome di don Puglisi per fermare in tempo il degrado ed avere effettiva cura dei nostri giovani, sempre più lasciati a se stessi, senza regole, senza riferimenti, senza valori. La collocazione nella cappella della Casa dell’icona della Madonna della tenerezza, “scitta” dalle Clarisse di Paganica (L’Aquila) indica la via nel recupero delle relazioni, dell’affetto, della cura educativa, per vincere tutte le paure e gli smarrimenti rappresentati dalla scarpina slacciata del bambino. Per questo però, come si intravede dall’icona e come è stato ricordato da don Corrado Lorefice durante la preghiera dei vespri, occorre essere trasparenza di Dio, occorre immettere in una storia violenta e difficile i segni con cui ancora oggi si racconta la vicinanza di Dio. Il ricordo di don Puglisi continuerà venerdì 16 alle 18 con la messa nell’area attrezzata padre Basile e il confronto con l’amministrazione sui problemi del quartiere e sabato 17 alle 17,30, sempre alla Fontana, con la quadrangolare di calcetto che vedrà impegnati amministratori, consiglieri, vigili, dipendenti comunali.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa