Nella seduta del consiglio comunale di Modica di ieri sera PD MPA e Nuova Prospettiva hanno approvato il piano di valorizzazione degli immobili e votato a favore della proposta dell’amministrazione circa il bilancio previsionale 2011. L’opposizione non ha partecipato a entrambe queste scelte fondamentali per la vita dell’ente e dei cittadini. Nel primo caso ha votato contro e nel secondo caso ha abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale e rinviando a oggi (con ulteriori aggravi per le casse del comune per il pagamento di una nuova seduta) l’approvazione del bilancio.
Il PD, dichiara il Coordinatore Cittadino Giancarlo Poidomani ha votato in modo convinto il bilancio previsionale del 2011 perché a) per la prima volta, oltre a continuare sulla strada del risanamento, questo bilancio prevede la possibilità di dare risposte concrete alle esigenze e ai bisogni dei cittadini, prevedendo consistenti fondi per le manutenzioni, b) perché mira a contrastare con decisione l’evasione e l’elusione fiscale, c) perché pone le premesse di un nuovo sviluppo sociale, civile ed economico di Modica.
Ricordiamo che in tre anni l’amministrazione Buscema (che aveva ereditato un comune disastrato da un punto di vista finanziario) ha evitato di dichiarare il dissesto finanziario del comune, ha iniziato una politica virtuosa, riuscendo a pagare oltre 10 milioni di euro di debiti fuori bilancio, ad abbassare il disavanzo di amministrazione da 21 a 9 milioni di euro, portando a compimento importanti opere pubbliche, continuando sulla strada della promozione turistica e culturale della città, iniziando a combattere l’evasione fiscale e tutto questo senza aumentare la pressione fiscale e senza intaccare la coesione sociale. A tutto questo ieri l’opposizione non ha voluto dare il proprio contributo.
Il PD conclude Poidomani, continuerà ad appoggiare con convinzione l’azione di risanamento e di sviluppo economico portata avanti dall’amministrazione Buscema e anche questa sera voterà responsabilmente a favore del bilancio, sperando che questa volta l’opposizione voti (anche in modo contrario) ma restando in aula e rispettando dunque il mandato ricevuto dai cittadini.