Le condizioni delle spiagge Bandiera Blu(Marina di Ragusa, Pozzallo e Ispica) lasciano molto a desiderare

Le condizioni delle spiagge che hanno avuto assegnato il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu 2011, ben tre centri in provincia (Marina di Ragusa, Pozzallo e Ispica), lasciano molto a desiderare. Sono tante, infatti, le incongruenze, che evidenziano come tali assegnazioni o le mancate assegnazioni (ad esempio Marina di Modica) siano molto discutibili. La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale assegnato alle località turistiche balneari che soddisfano criteri di qualità relativi alla pulizia delle spiagge, delle acque di balneazione ed ai servizi offerti. Istituito nel 1987 dall’organizzazione non-governativa e no-profit Fee (Foundation for Environmental Education), il Programma ‘Bandiera Blu’ è condotto in 41 paesi in tutto il mondo con l’obiettivo di promuovere nei comuni costieri e lacustri una gestione sostenibile del territorio, prestando particolare cura all’ambiente. Tra i principali criteri utilizzati dalla Fee Italia per l’assegnazione della Bandiera Blu alle spiagge dei comuni rivieraschi, vi sono i seguenti: nessuna discarica urbana o industriale deve essere presente in prossimità della spiaggia; la spiaggia deve essere pulita; i cestini per i rifiuti devono essere disponibili in numero sufficiente sulla spiaggia ed in prossimità di essa e devono essere regolarmente controllati e svuotati; le costruzioni e le attrezzature della spiaggia devono essere tenuti in buono stato di conservazione; l’accesso alla spiaggia deve essere sicuro; un numero adeguato di servizi igienici nei pressi della spiaggia. Sono questi alcuni dei principali criteri che abbiamo voluto evidenziare, in quanto le spiagge da noi perlustrate, ed in particolare quelle di Pozzallo e della new entry Santa Maria del Focallo (Ispica), non rispondono affatto a tali criteri e pertanto ci sorge il dubbio se non avrebbero avuto diritto all’assegnazione della Bandiera Blu 2011. Perlustrando tali spiagge, infatti, è possibile verificare il mancato rispetto di quasi tutti i requisiti testé elencati ad iniziare dalla carenza o assenza di servizi, come quelli igienici, o la mancata pulizia di parte della spiaggia o l’insufficienza dei cestini per i rifiuti o ancora il cattivo stato di conservazione delle costruzioni e attrezzature, per non parlare della presenza di vere e proprie discariche abusive di qualsiasi genere di rifiuti in prossimità di alcune delle spiagge dove sventola il noto vessillo. Discariche abusive, tra l’altro, sparse in tutto il territorio di tali comuni dove si effettua la raccolta differenziata porta a porta, ma dove evidentemente gli amministratori non sono ancora riusciti a debellare il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti anche pericolosi. Ci sorge il dubbio anche perché altre spiagge del litorale ibleo candidate e con il rispetto della maggior parte degli standard prefissati e dei criteri da noi elencati, non hanno avuto assegnato il prestigioso riconoscimento. Ci riferiamo ad esempio alla spiaggia di Marina di Modica che dista pochissimo dal riconosciuto litorale pozzallese e che, tra l’altro, ha avuto il riconoscimento nella ‘Guida blu 2011’ di Legambiente e Touring Club Italiano, aggiudicandosi ben tre vele e classificandosi tra le migliori spiagge della Sicilia insieme a mostri sacri del turismo internazionale quali, Pantelleria, Lampedusa, Linosa, Ustica, Taormina e Cefalù.

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