Ragusa. Iabichella si dimette da segretario del sindacato Isa

Giorgio Iabichella si è dimesso da coordinatore provinciale dell’ISA Sindacato. L’interessato, chiudendo la sua esperienza con l’organizzazione, ha tracciato un elenco delle azioni portate avanti in questi suoi anni di attività. “Dalla lotta al fianco degli operatori ecologici modicani di ottobre 2009, a quella sostenuta per gli operatori della refezione scolastica e la conseguente apertura delle cucine comunali – spiega – rendendo piu’ agevole e fruttuoso il lavoro dei dipendenti, e migliorando la qualità del servizio espletato agli alunni, dalle incessanti problematiche delle cooperative sociali, affrontate a Modica come a Pozzallo, alle proteste per l’apertura dell’aeroporto di Comiso, dalle lotte contro il “caro” canone idrico, a Modica come a Santa Croce Camerina, a quelle per le bollette illegittime della Tarsu. Queste ed altre battaglie sono state effettuate grazie al Vs. contributo. Certo che il Vs. ruolo possa essere sempre fondamentale all’interno della struttura sindacale che io mi accingo ad abbandonare, Vi auguro con tutto il mio cuore di poter continuare a svolgere il Vs. complicato compito in modo puntuale ed impeccabile,
aiutando i lavoratori che oggi hanno davvero una gran bisogno di aiuto, oltre che fattivo, anche morale.

Il Sindacato svolge un ruolo molto importante nella società odierna, ove la politica e quasi tutte le sigle sindacali, hanno deciso di dedicarsi a difesa della parte datoriale, trascurando in modo vergognoso la tutela dei lavoratori e dei disoccupati”. Iabichella sottolinea che le sue dimissioni sono scaturite da vari fattori. La mancanza di rappresentatività nei confronti di alcune categorie di lavoratori, molto rilevanti, come quelli degli enti locali o delle ditte collegate ai Comuni , associata all’assenza di un’ efficace struttura organizzativa, tecnica ed economica a corollario dell’operato. “Questo – aggiunge – mi ha costretto, mio malgrado, a chiudere il rapporto con il Sindacato ISA. Ciononostante, ci tengo a rimarcarlo, il mio grande amore per il sindacato rimarrà sempre tale.
Non rinuncero’ a difendere i diritti dei lavoratori e dei cittadini, sanciti dalla Costituzione Italiana e dallo Statuto dei Lavoratori(recentemente “gambizzato” dalle segreteria nazionali dei sindacati confederali), con o senza una sigla sindacale alle spalle”.

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