Consiglio Comunale di Modica. Ritirate otto varianti al PRG. Bloccate da una circolare regionale.

Ritirati otto varianti al PRG a motivo di una circolare regionale che imporrebbe lo studio dei VAS sui documenti urbanistici in itinere che andrebbero valutati caso per caso. Per cautela l’amministrazione li ritira. Un’ora di question time e subito dopo la bocciatura della mozione sulla destinazione dell’ex Palazzo delle Poste, presentata dal consigliere Vito D’Antona.
Presenti sedici consiglieri il consiglio comunale si apre con un intervento dell’Assessore all’Urbanistica Giovanni Giurdanella, il quale precisa che i punti posti all’ordine del giorno ovvero le varianti al PRG non possono essere discusse. Nelle more della trasmissione delle pratiche in consiglio, infatti, è intervenuta una circolare dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente, del 23 settembre u.s., che investe le procedure di varianti e altri tipi di varianti e ritiene che, vista nel loro complesso, va valutata la diretta incidenza che queste hanno nel territorio ed è, quindi, necessario l’assoggettamento alla procedura VAS( valutazione ambientale strategica).
Il provvedimento non riguarda le singoli pratiche ma più in generale l’argomento posto in discussione. L’amministrazione assumerà una interlocuzione con l’assessorato ma al momento la decisione, resa nota al consiglio, va rispettata e quindi la discussione sugli argomenti deve essere sospesa. A questo punto l’amministrazione si trova costretta a ritirare otto punti posti all’ordine del giorno.
Si apre la question time con un’interrogazione del consigliere del SEL Vito D’Antona secondo al quale una società del nord ha chiesto alla capitaneria di porto di Siracusa e quindi Pozzallo di avere un’autorizzazione per estrarre dalla nostra coste di sabbia. Non se ne comprendono le ragioni. Le ipotesi sono quelle che si legano ad un rinascimento di sabbia delle stesse coste del nostro litorale, oppure la vendita della sabbia.
Al di là di ogni ipotesi, tale azione provocherebbe danni all’ecosistema marino. Non ci sono carte scritte definitive per cui chiede di conoscere se l’autorizzazione riguarda le coste del territorio modicano, se ci sono atti di procedura complessa e a che punto è l’iter della autorizzazione.
L’Assessore all’urbanistica Giovanni Giurdanella rileva che il Comune non è coinvolto modo diretto al rilascio della concessione.. La vicenda è stata seguita da vicino per le incidenze che essa si porta dietro. La nostra costa non è interessata ma l’ente è legittimato ad avere una interlocuzione con la Regione; non risulta, ad oggi, rilasciata alcuna autorizzazione. Necessario però monitorare l’iter sia da parte dell’ente che di quelle associazioni che hanno lanciato l’allarme.
L’interrogante invita l’amministrazione a chiedere formalmente alla Regione a che punto è la procedura relativa al rilascio dell’autorizzazione atteso che il Comune è contrario.
Il consigliere Diego Mandolfo,cofirmatari Michele Mavilla e Tato Cavallino, dell’Mpa interroga sulla piazzetta Campailla dove insistono a più accessi a garage, di cui uno pubblico, e le condizioni di quello spazio sono ingestibili atteso il parcheggio selvaggio e questo non solo deturpa un sito turistico ma non rende agibile l’ingresso nei garages. Gli interroganti chiedono nell’immediato delle misure che rendano agibili gli ingressi, h 24, dei garages e capire quale è il progetto che l’amministrazione intende concretizzare per la fruizione del luogo. Se si intende destinarlo a funzioni culturale è necessario spostare l’ufficio tecnico. Il Vice Sindaco Enzo Scarso dichiara che l’interrogazione coglie un aspetto drammatico di un sito importante come piazzetta Campailla che fa registrare no stop ogni tipo di problema: dal parcheggio selvaggio a questioni di ordine pubblico L’amministrazione sta mettendo a punto una serie di soluzioni. A breve termine ci sarà il completamento dell’Auditorium “P.Floridia” che avverrà, è sperabile, prima di Chocobarocco 2011. Questo metterà un punto fermo sull’uso dell’area che diventerà isola pedonale. Per la sera grazie alla collaborazione dei privati, all’associazione Campailla, saranno organizzati momenti di aggregazione positiva con spettacoli vari a cominciare con Chocobarocco si concretizzerà un uso più sano e più coerente rispetto a quello che l’amministrazione ha pensato di fare. Poi è al vaglio l’opportunità di trasferire gli uffici tecnici.
L’interrogante si dichiara soddisfatto delle linee guida espresse dal Vice Sindaco.
Il consigliere del Sel Vito D’Antona illustra una interrogazione, in effetti sono due, unificata che riguarda la variante del PRG in riferimento alle varianti che vengono portate e votate in consiglio.
L’interrogante chiede di sapere in che tempi si possa avere approvata la variante al PRG da parte del commissario ad acta insediatosi il 16 giugno, e di cui ad oggi non si ha notizia.
Poi rileva che la comunità europea ha sanzionato la Regione in quanto ci sono PRG in Sicilia che non vanno sottoposti al VAS e tra questi quello di Modica. Chiede se il Comune intende mettere in discussione la VAS oppure no.
L’Assessore Giovanni Giurdanella annuncia che l’UTC potrebbe trasferirsi nella zona artigianale nel plesso direzionale, sulla quale D’Antona non si dichiara d’accordo.
Il commissario ad acta, Arch. Messina si è posto il problema del VAS sulla scorta delle decisione europea e non solo per i PRG in itinere ma anche per quelli approvati. Adesso bisogna verificare caso per caso se è necessaria la VAS. L’ente si confronterà con il commissario ad acta e con la Regione per avere una verifica sulla decisione da assumere. L’appuntamento è a breve a Palermo.
L’interrogante ritiene necessaria un’accelerazione per sapere se il PRG di Modica è assoggettabile alla Vas oppure no. L’Assessore, replicando, giudica che, sulla scorta della circolare, le varianti al PRG devono essere assoggettate alla VAS così come indica la comunità europea. Poi bisogna valutare caso per caso.
Il consigliere dell’Mpa Tato Cavallino, cofirmatari i consiglieri Mavilla e Mandolfo, interroga sul completamento della’rea pedonale di Via Conceria. I commercianti hanno subito danni a causa del ritardo dei lavori. Necessario rendere giustizia e quindi propone un arricchimento nella zona come la ubicazione dei mercati contadini proprio in un’area che ad oggi è piuttosto degradata. Chiede si sapere i tempi per una rivalutazione dello spazio.
Il vice Sindaco, Enzo Scarso, ripropone gli stessi temi di una zona centrale per Via Conceria che va recuperata al più presto, subito dopo il completamento dei lavori. E’ un’area che va rivalutata; la decisione assunta dall’amministrazione di potenziare la sorveglianza soprattutto nei weekend con i vigili urbani aiuterà a garantire sicurezza e un più decoroso uso dell’area.
Il “mercato delle pulci” sarà trasferito in Via Conceria tanto per determinare una vivacità e una migliore aggregazione nell’area che peraltro sarà interessata ad alcune iniziative di Chocobarocco 2011.
L’interrogante ritiene importante che l’amministrazione possa promuovere le iniziative per vivacizzare l’intera zona dove l’illuminazione pubblica dovrebbe essere potenziata e attende verifiche. Terminata la question time, il consigliere Vito D’Antona illustra la mozione sulla destinazione dell’Ex palazzo delle Poste in cui si chiede di evitare il trasferimento degli uffici finanziari in quel sito. L’argomento va discusso in consiglio e la città decida cosa si vuole fare. Non sicuramente per uffici. Quando si decise con atto n.1 del 2005 del consiglio la contrazione del mutuo per l’acquisto fatto al fine del riordino dell’immobile e non per trasferire uffici. Di tutto si disse e si discusse tranne il fatto di allocare uffici. Oggi l’informatica da risposte a tutto. E’ atteggiamento antico e consunto quello che prevede la fila degli utenti per avere notizie quando basterebbe un click per venire a conoscenza di tutto, basta organizzarsi. Allora la soluzione è quella di riordinarlo o quello di affittarlo. Da domani, rileva il Presidente del Consiglio comunale, il comune perderà il possesso dell’immobile perché il 15 novembre il bene andrà al pubblico incanto.
Il consigliere Giovanni Migliore rileva che il Palazzo delle Poste è stato sottoposto al pignoramento al 20% del credito da parte dei proponenti per una somma non eccessivamente esosa. Perdere il bene sarebbe ridicolo. Se il bene diventasse inalienabile data la destinazione pubblica ove si trasferissero gli uffici. L’Assessore Nino Frasca Caccia informa il consiglio che sono 34 i creditori che hanno aggredito il bene i quali visto che è stata pagata la sorte capitale ma rimangono gli interessi di mora, le spese e gli interessi legali . Il giudice lo ha messo in vendita il 15 novembre per un milione e 88 mila euro. All’ente non può fare altro che contattare i creditori e arrivare alla sospensione della vendita e farsi concedere dal giudice un termine, al massimo due anni, per chiudere il debito. E’ necessario il consenso di tutti i creditori.
Il capogruppo del PDL Luigi Carpenzano ritiene il quadro molto pessimistico nel senso che non ci può fare molte illusioni. Altri creditori si aggregheranno con questa procedura immobiliare e sarà venduto con la conseguenza che saranno soggetti terzi a stabilire la destinazione del Palazzo delle Poste.
Il consigliere Paolo Nigro rileva responsabilità dell’amministrazione in questa vicenda; necessario interrompere la procedura contattando i creditori o i loro avvocati. Il prezzo sarà destinato ad abbassarsi.
Il Presidente del consiglio comunale che la pratica è stata redatta in modo che la procedura non possa essere sospesa. Il consigliere Nigro insiste perché la mozione imponga all’amministrazione di percorrere tutte le strade possibili per evitare che il Palazzo delle Poste possa essere strappato al patrimonio dell’Ente. Pronto a votare con urgenza una variante al PRG per un cambio di destinazione d’uso del Palazzo per incrementare il valore dell’immobile. Il proponente la mozione da lettura a due emendamenti: il primo che il palazzo non è compreso nella lista degli immobili da alienare l’altro impegno perché l’amministrazione vendita la procedura di vendita che è già stata avviata. Ai voti il primo emendamento ottiene 9 favorevoli, sei contrari e 2 astenuti. Il consiglio approva l’emendamento, Il secondo emendamento ottiene 9 favorevoli, sette contrari e un astenuto ed è approvato. La mozione nel suo complesso ottiene 7 voti favorevoli, 8 contrari e due astenuti. Il consiglio non ha approvato. La seduta del consiglio è rinviata a martedì 4 ottobre alle 19.

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