La politica delle accuse. Lettera aperta del sindaco di Modica

Una lunga riflessione, quella fatta dal sindaco di Modica, Antonello Buscema, in una lunga lettera che pubblichiamo integralmente.
Molti anni orsono, quando ero ancora ragazzino, rimasi colpito da una frase che campeggiava da un quadretto appeso alla parete di una sala d’attesa e che grosso modo così recitava: “Solo l’ingratitudine umana può essere più grande delle misericordia divina”. La considerai un’affermazione ai limiti del blasfemo e tuttavia dopo tanti anni devo ammettere che, seppur volutamente provocatoria, conteneva un fondo di verità. ll contenuto dei documenti che i sindacati stanno diffondendo in questi giorni per lamentare il ritardo nel pagamento degli stipendi, ne è un tipico esempio. Come considerare altrimenti alcune drastiche affermazioni contro un’Amministrazione comunale che in questi tre anni, facendo talvolta i “salti mortali”, è riuscita a garantire il pagamento degli stipendi con una certa regolarità? Se è vero che in qualche frangente la cronica carenza di liquidità ha comportato minimi ritardi, è altrettanto vero che appena un mese fa si è riusciti, dopo tanti anni, a rimettersi perfettamente in pari!Peraltro è inconfutabile che i dipendenti comunali, in virtù del loro stato giuridico, hanno sempre avuto la priorità rispetto a tanti altri dipendenti che direttamente o indirettamente lavorano per conto del Comune e che giustamente vantano lo stesso diritto di essere remunerati. In merito poi alle presunte affermazioni dell’Amministrazione considerate dai sindacati “non attendibili” e alla accusa di avere distratto i 960 mila euro del trasferimento regionale per fronteggiare altre necessità, le organizzazioni sindacali sanno perfettamente cosa è successo e siamo certi che anche loro, al nostro posto, avrebbero agito allo stesso modo: l’urgenza di liquidare subito 750 mila euro all’Università di Catania non è stato dettata da un capriccio o da una scelta discrezionale, ma dall’assoluta necessità di chiudere una transazione che ha permesso all’ente di risparmiare ben 5 milioni di euro. Fare “saltare” questo accordo avrebbe consentito di anticipare di qualche giorno il pagamento di una mensilità ai dipendenti, ma avrebbe compromesso il pagamento delle prossime dieci, perchè l’Università era pronta ad avanzare un decreto ingiuntivo di 9 milioni di euro. Certamente gli sforzi fatti e i risultati ottenuti nell’azione di risanamento finanziario, per quanto lusinghieri, non sono ancora sufficienti a garantire costantemente una situazione di normalità, nè noi abbiamo mai fatto mistero di questo. Assicuriamo dunque alle organizzazioni sindacali che siamo pienamente consapevoli, e preoccupati almeno quanto loro, delle difficoltà e dei sacrifici dei lavoratori e le loro famiglie: non si può non vedere che stiamo profondendo quotidianamente ogni sforzo possibile per attenuare questo stato di precarietà fino ad eliminarlo completamente. Per quanto riguarda le mensilità attualmente attese, assicuriamo che stiamo facendo tutte le verifiche sui flussi di cassa che si prevedono a breve dalle entrate proprie del Comune, derivanti dal pagamento dei tributi, e dai trasferimenti statali, sulla base delle quali stiamo predisponendo un piano di pagamenti per i dipendenti comunali e per tutti gli altri, che condivideremo con i sindacati, sulla base di dati certi, appena verrà messo appunto. Pertanto li invitiamo, anziché minacciare obsolete azioni di lotta tanto roboanti quanto inutili, come se l’Amministrazione fosse una controparte sorda e insensibile, a perseguire una strategia collaborativa. Fermo restando la differenziazione dei ruoli e delle responsabilità, è bene che ognuno si assuma le proprie se si vuole quanto prima possibile ripristinare la tanto agognata normalità, che per troppo tempo è mancata nel nostro Comune.

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