L’Unsic Modica al Governatore Lombardo: “Gli agricoltori costretti a pagare tassa iniqua al Consorzio di Bonifica”

Tassa iniqua che sono costretti a pagare centinaia di aziende ubicate all’ interno del territorio ragusano, ricadente nella perimetrazione del Consorzio di Bonifica 8, nella fattispecie nel territorio di Modica, dove sono state effettuate opere idriche per uso agricolo e civile. “Quest’ opera – dice il presidente dell’organizzazione, Ignazio Abbate – realizzata diversi decenni fa, era stata creata per cercare di rendere irrigua una zona adibita a coltivazioni in asciutto, caricando, per tutti i proprietari dei terreni potenzialmente fruitori del servizio, un’ imposizione tributaria illegittima e spropositata, come si è dimostrato dal fatto che il servizio non ha creato nessun beneficio ai residenti, e non avendo minimamente aumentato il valore economico degli immobili”. L’Unsic chiede al Presidente della Regione, Lombardo, e all’ Assessore all’ Agricoltura e Foreste, D’ Andrassi, di attivarsi, affinchè venga rivista la normativa che impone il canone anche ai proprietari dei terreni, che non hanno mai usufruito, e mai usufruiranno del servizio. “È venuto il momento che scelte strategiche errate – aggiunge Abbate – che hanno rilegato il comparto agricolo siciliano in uno stato di grave crisi economica vengano riviste. Gli oneri a carico delle aziende agricole siciliane sono ormai fuori da ogni parametro economico-finanziario”. L’organizzazione modicana chiede che sia emanato un decreto che elimini questa ingiusta ed iniqua tassa a tutte le aziende, e ai cittadini che non usufruiscono del servizio idrico, “visto che già singoli cittadini hanno avuto ragione nei confronti dell’ Assessorato Regionale e della Serit Sicilia in sede tributaria vedendosi riconosciuto il diritto di non versare il canone se non usufruiscono del servizio”.

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