IL RIMBROTTO DEL SINDACO DI MODICA: LA CISL: “LO SFOGO PUBBLICO DI UN AMANTE TRADITO”?

“Le recenti riflessioni del Sindaco di Modica sulla ingratitudine umana, con tanto di citazione di un antico adagio, frutto di una reminiscenza dell’infanzia, sembrano più lo sfogo pubblico di un amante tradito per le drastiche affermazioni contenute nei suoi confronti in un documento di alcune sigle sindacali, che una corretta disamina della relazione fra i propri e gli altrui comportamenti”. Gianfranco Marino, segretario della Cisl, non si sente direttamente destinatario del pesante e rivelatore attacco del Sindaco, ciononostante ritiene intervenire.
“Nei mesi di agosto e settembre – dice – l’ente, pur avendo in corso l’incasso della prima rata in scadenza della TARSU ed i trasferimenti regionali relativi ai primi due trimestri del 2011, si è limitato a pagare al personale comunale le mensilità di giugno e luglio senza accantonare, come avevamo richiesto noi della Cisl-FP, la restante parte delle entrate dei tributi che poteva essere impiegata per pagare il mese di agosto: ciò avrebbe consentito di destinare, come poi è avvenuto, la quota per investimenti trasferita dalla Regione alla chiusura della transazione con l’Università di Catania, senza penalizzare i lavoratori comunali della mensilità di agosto;
rispetto alla richiesta, che come CISL-FP abbiamo reiteratamente avanzato, di programmare congiuntamente con l’Amministrazione i flussi di cassa per l’intero anno, così da poter rispettare in maniera costante, fra le altre spese, il prioritario pagamento delle spettanze al personale comunale e consentirgli di pianificare la propria vita familiare, abbiamo ricevuto solo vacue promesse, che continuano ancor oggi ad essere inutilmente esternate;
a distanza di tre anni, i positivi risultati sul fronte del risanamento finanziario, tanto sbandierati sui giornali dall’Amministrazione, non riescono ancora oggi a garantire una normalizzazione della disponibilità di cassa per fare fronte con puntualità alle scadenze in termini di spese obbligatorie;
il recente appostamento nel bilancio di previsione 2011 di nuove e maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione tributaria, frutto probabilmente di una un’alchimia finanziaria per aggiustare qualche parametro di legge, se avrà un seguito sul versante delle uscite rischia, per i tempi necessari al recupero dei rispettivi crediti, di accentuare l’attuale carenza di liquidità, con un peggioramento, anziché un miglioramento, della situazione futura rispetto a quella che abbiamo registrato finora;
noi non riteniamo di dovergli alcuna riconoscenza, né per i comportamenti attuali, né del passato (basti pensare alla vicenda degli arretrati contrattuali 2006/2007 non inseriti volutamente dalla Giunta Comunale e dalla maggioranza consiliare prima nel bilancio di previsione e poi nell’assestamento del bilancio 2008), in quanto abbiamo richiesto solo il rispetto dei diritti dei lavoratori, non certo favori sottobanco.
Per questi motivi abbiamo deciso di richiedere un incontro al Prefetto di Ragusa e convocare una assemblea con sit-in per la giornata di mercoledì 5 ottobre, dalle 10 alle 14, con svolgimento inizialmente nello spazio antistante il Palazzo di Città di Modica e successivamente sotto il Palazzo della Prefettura di Ragusa.
Riteniamo non più rinviabile una condivisione fra Amministrazione e Sindacati sia della pianificazione dei prossimi pagamenti in relazione alle previste entrate derivanti dai tributi locali e dai trasferimenti nazionali e regionali, che dell’azione di monitoraggio dei flussi di cassa, che dovranno prioritariamente servire a saldare le due mensilità arretrate di agosto e settembre, oltre che a soddisfare il pagamento delle restanti mensilità dell’anno, tredicesima compresa”.

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