Vertenza Video Mediterraneo. La preoccupazione del PD di Modica

Il Partito Democratico di Modica manifesta la propria preoccupazione per quanto sta accadendo all’interno del Gruppo Editoriale Video Mediterraneo ed esprime la propria solidarietà ai dipendenti che da oltre cinque mesi si trovano senza stipendio. L’attenzione per il diritto alla certezza della retribuzione ma più di tutto l’attenzione per le persone, che contraddistingue l’azione politica del nostro partito, anche a livello di amministrazione pubblica, non può che renderci particolarmente sensibili di fronte allo stato di crisi di un’azienda privata e al grave disagio in cui si trovano i suoi collaboratori. Un disagio pari a quello da cui noi stessi cerchiamo quotidianamente da tre anni, e con non pochi sforzi, di liberare i dipendenti del Comune, garantendo per quanto possibile che il lavoro di tutti venga retribuito.
Questa particolare attenzione si fa tanto più preoccupata quanto più è alto il valore di quest’azienda per il territorio, a garanzia di quella pluralità dell’informazione che è linfa vitale per il corretto svolgimento del confronto politico e della vita democratica. Una missione che Video Mediterraneo, in oltre trent’anni di attività, ha svolto egregiamente, dando un contributo indispensabile alla crescita sociale per Modica e per tutta la Provincia di Ragusa. Non va in questo senso dimenticato che il gruppo Video Mediterraneo, negli anni, è stato in grado di raccontare la Sicilia al resto d’Italia e d’Europa, con una qualità giornalistica e un livello tecnico raramente riscontrabili nel mondo delle emittenti private locali.
Questo patrimonio non può essere messo a repentaglio. Per questa ragione , concludono dal PD, comprendiamo la necessità di un aiuto straordinario all’azienda, che merita innanzitutto di vedere onorati i contratti pubblicitari che gli enti pubblici per primi hanno stipulato nel tempo. In questo frangente, tuttavia, è indispensabile che vengano applicate le misure necessarie, a cominciare dagli ammortizzatori sociali, per evitare gli effetti nefasti del licenziamento dei dipendenti e di una sensibile riduzione della capacità dell’emittente di continuare a svolgere il proprio compito, come ha fatto fino a oggi.

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