Si possono distrarre somme dai Fondi strutturali per aumentare il differenziale socio economico fra Nord e Sud e utilizzare cinque milioni di euro per censire gli alberi?

Il disegno di legge è passato prima al Senato e poi anche alla Camera, quello che manca è l’approvazione alla terza lettura, ma è questione di giorni. I tre ministeri delle Politiche agricole Alimentari e forestali (Saverio Romano), dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Stefania Prestigiacomo) e quello per i Beni e le attività culturali (Giancarlo Galan) hanno collaborato insieme e stanziato ben cinque milioni di euro per censire gli alberi monumentali presenti nel territorio italiano. Un’attività sicuramente più importante del pareggio di bilancio o della crisi economica che determina uno stillicidio di disoccupati! I fondi che verranno sono stati recuperati dal “fondo per gli interventi strutturali di politica economica” che in questo momento non è per niente utile.
Quello che è impressionante è che I Fondi Strutturali europei sono lo strumento finanziario adottato dall’U.E. per ridurre il divario tra i livelli di sviluppo socio-economico esistenti tra le varie Regioni che ne fanno parte, promuovendo la crescita di quelle meno favorite, al fine di rafforzare la coesione economica e sociale all’interno dell’Unione e i tre Ministri dicono che non servono o meglio non vengono utilizzati, probabilmente per carenza di “interesse”.
L’Unione Europea, attraverso i Fondi Strutturali, promuove la coesione, favorisce lo sviluppo sostiene la crescita dell’occupazione, la valorizzazione delle risorse umane e questi grandi “Illuminati” decidono che in Italia non c’è ne bisogno?
Forse è normale che la “Padania” chiede la seccessione giustificando che, in un’Italia fatta da gente mangiasoldi, l’economia del Nord non può trainare il Centro-Sud. Ma non si capisce perché fra gli inventori di questa legge c’è il Ministro Galan, facente parte del gruppo leghista e due siciliani doc come il Min. Prestigiacomo (SR) ed il Min. Saverio Romano (PA), favorendo con il loro “agire”, l’incremento delle differenze economiche e strutturali tra Nord e Sud.
La “Norma per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, approvato dalla maggioranza dal Parlamento, con l’art. 7 si introducono le disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi secolari, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, definiti «alberi monumentali. E’ altresì istituito l’elenco degli alberi monumentali d’Italia, alla cui gestione provvede il Corpo forestale dello Stato. Le regioni, entro un anno dall’entrata in vigore della legge, recepiscono la definizione di “albero monumentale” e raccolgono i dati risultanti dal censimento operato dagli enti individuati dalle regioni. Sulla base di tale censimento, redigono quindi gli elenchi regionali trasmettendoli al Corpo forestale dello Stato.
Si ricorda che gli alberi monumentali sono stati inseriti tra gli immobili di notevole interesse pubblico e pertanto lo stesso art. 7 introduce una sanzione amministrativa che va da 5.000 a 100.000 euro per l’abbattimento/danneggiamento degli alberi monumentali, facendo comunque salvi alcuni casi motivati e improcrastinabili e previa autorizzazione comunale e parere obbligatorio e vincolante del CfS. L’onere derivante dall’attuazione dell’articolo viene quantificato in 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013 e di un milione di euro per l’anno 2014 ai quali si provvede mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica.
Questo Governo preferisce non utilizzare i Fondi Strutturali europei che sono lo strumento finanziario adottato dall’U.E. per favorire una attività, quella del censimento degli alberi monumentali, che in questo momento il popolo italiano ne farebbe a meno. La cosa più grave è che a disinteressarsi delle difficoltà socio-economiche, maggiormente sentite al Sud, sono proprio dei Ministri del Sud, favorendo l’importanza dell’attività di un Ministro facente parte del gruppo leghista che fino ad oggi ha maltrattato e bistrattato il Centro Sud.

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