Sono ripresi da ieri gli appuntamenti settimanali con il “Caffè Letterario Quasimodo” di Modica

Aperte ufficialmente le serate del caffè letterario “S, Quasimodo” ieri al palazzo di cultura a Modica. Il presidente Domenico Pisana nel dare il benvenuto agli ospiti del circolo culturale ha ricordato l’importante funzione del caffè letterario a Modica: “creare occasioni di scambio e momenti di riflessione è la nostra vocazione primaria”. Il primo degli incontri della sesta edizione ha ospitato l’interessante libro di Giuseppe Chiaula, Il feudo modicano e il regno di Sicilia, Monolithus editore. A Pisana il riconoscimento di aver individuato nell’avvocato Antonio Borrometi il relatore ideale per condurre gli intervenuti nelle dinamiche di un testo non di immediata lettura per le tematiche affrontate. Si tratta una ricca e precisa focalizzazione su aspetti peculiari del territorio, le dinamiche del contado modicano, affrontati con rigore storico e scevri da ogni sorta di glorificazione. Un criterio di indagine che cerca di cogliere le specificità degli antichi istituti feudali evidenziandone le profonde differenze rispetto all’assetto ordinamentale che ne è seguito. Borrometi ha saputo cogliere aspetti del testo che parla di Modica in un periodo storico “passato”ma che si riallaccia a tematiche ancora oggi di grande attualità. Il testo si compone di due parti: il regime di Modica, e la legazione apostolica. “Il saggio – afferma Borrometi- ha il pregio di addentrarsi con puntigliosa precisione in ricerche e riflessioni sugli ordinamenti della Contea di Modica, uno studio rigoroso di fatti e documenti che riguardano gli ordinamenti giuridici della nostra città”. A Lino gatto la conduzione dello spazio musicale mentre a Ernesto Ruta e Teresa Floridia il compito di dar voce a tratti del saggio.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa