Messa in sicurezza ex discarica Petrapalio a Scicli. Galizia: “VERGOGNA…”

Dall’ennesimo incontro avuto con l’Assessore al Territorio e Ambiente della Provincia di Ragusa, Salvo Mallia, ed i tecnici che egregiamente hanno svolto il loro lavoro per addivenire all’aggiudicazione della gara il 30 marzo scorso, vinta dal Consorzio Stabile AEDARS s.c.a.r.l. di Roma” con finanziamento a carico dei fondi Europei (Intervento PO FESR 2007-2013 obiettivo operativo 2.4.4), il quale avrebbe dovuto in tempi brevi occuparsi della messa in sicurezza della ex discarica di Petrapalio a Scicli.
Sembrerebbe tutto perfetto se non vivessimo in Sicilia e quindi il calvario: il decreto di finanziamento giace da oltre sei mesi nei meandri della Regione e da circa tre mesi sulla scrivania del dirigente che lo dovrebbe firmare. “Riteniamo opportuno ricordare – dice Silvio Galizia, capogruppo del PdL alla Provincia – che il suddetto dirigente è pagato con i nostri soldi ed in termini economici percepisce uno stipendio ed una indennità, pari a quella di venti operai di una azienda privata.
Ci siamo appellati tempo fa, ai deputati iblei che sostengono l’attuale maggioranza alla Regione, ma in troppe faccende affaccendati per darci una risposta e comunque, impegnati, ad emettere il ruggito del coniglio di fronte al dittatore per, trovare il tempo di occuparsi di problemi di carattere collettivo, quali la suddetta opera, che, riguarda la salute pubblica, ma, loro parlano di sanità e nella sanità, forse non è compresa la salute pubblica.
Invitiamo altresì l’on. Leontini a presentare una interpellanza urgente all’ARS, affinchè si faccia immediata chiarezza ed il Presidente Antoci, a diffidare formalmente chi sta arrecando un danno economico e biologico alla Provincia Iblea.
Qualora tutto cio’ non bastasse, siamo disposti ad occupare le stanze del Potere(clientelare) alla Regione al fine di rivendicare che i diritti sono valori inviolabili di ogni cittadino anche se vive a Ragusa.

Certamente non dovremmo essere noi a perdere giornate utili a Palermo, quando abbiamo eletto i nostri rappresentanti e crediamo siano pagati anche bene per svolgere il loro dovere, ma, forse, seppure ci tentano, non sono in grado di raggiungere alcun risultato e quindi cari concittadini, è arrivato il momento di mandarli a casa ed eleggere una classe dirigente che gli attributi, li possiede non per una questione anagrafica o di sesso, ma perchè non ha paura di difendere le proprie idee e di affermarle davanti al “Padrone”.

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