Appello contro la soppressione del Tribunale di Modica. Ordine del giorno e incontro con il Ministro di Giustizia l’esito della vertenza

Un ordine del giorno sintesi del dibattito, articolato e denso di proposte, sviluppatosi ieri sera nell’adunanza aperta del civico consesso nella sala consiliare di palazzo san Domenico come strumento per contrapporsi alla soppressione del tribunale di Modica e redatto a doppia firma: dal Presidente del consiglio comunale, Carmelo Scarso e dal Presidente dell’ordine degli Avvocati di Modica, Giuseppe Nigro.
Un documento che dovrebbe essere votato dal consiglio provinciale di Ragusa, dai comuni del comprensorio( Scicli, Ispica e Pozzallo) e di quei comuni come Rosolini, Pachino che, secondo le verifiche del sindaco di Ispica, Rustico, sono pronte ad aggregarsi alla circoscrizione giudiziaria di Modica e lo potrà fare anche Noto non appena il neo consiglio comunale si esprimerà in questa direzione.
L’idea ricalca il disegno di legge presentato alla Camera dall’allora parlamentare nazionale Antonio Borrometi.
L’ordine del giorno farà da base alla delegazione che si formerà per incontrare, come annunciato dal Presidente Carmelo Scarso su comunicazione del parlamentare nazionale Nino Minardo, il Ministro di Giustizia Nitto Francesco Palma a Roma per affrontare appunto il caso del Tribunale di Modica.
Il rischio del pericolo della soppressione, tutti ne sono consapevoli, è serio ed è nei fatti in quanto contenuto nelle disposizioni del governo nazionale che agendo su delega del parlamento, da qui a poco, emanerà i decreti delegati( la commissione di studio è stata già composta) che sopprimeranno 52 tribunali, cosiddetti minori in Italia, eccezion fatta, al di là della produzione e della efficienza, quelli sede di comune capoluogo di provincia. La circoscrizione del Tribunale di Modica conta su un bacino di 120 mila abitanti e detiene un organico inferiore alle quindici unità. L’allargamento della circoscrizione, il tentativo deve essere fatto al più presto mobilitando forze e risorse disponibili, è l’unica condizione per superare il limite imposto e per garantire, come è stato dimostrato, l’economicità del servizio.
L’accorpamento al Tribunale di Ragusa, che si ritroverebbe oltre il carico di un intero Tribunale anche le sezioni staccate di Vittoria, aumenterebbe di gran lunga il costo della Giustizia e quello del Comune capoluogo in particolare che dovrà garantire la copertura finanziaria del mantenimento del presidio nella percentuale del 70%.
A fronte di questo Modica vanta un Tribunale di nuova costruzione ( inaugurato nel 2004) costato alle casse dello Stato 25 miliardi delle vecchie lire con un budget annuo, dato 2010, di 700 mila euro ( 990 euro per costi di carburante auto e 3900 euro quelli della cancelleria).
Dell’argomento si farà carico anche ARS con i parlamentari regionali Ammatuna e Ragusa che presenteranno un ordine del giorno che impegnerà il Presidente della Regione ad intervenire sull’argomento esercitando le sue prerogative di rappresentante di una Regione a Statuto speciale.
Il Sindaco di Modica, Buscema, l’avv. Antonio Borrometi, hanno sottolineato il fatto che Modica non perderà solo il Tribunale ma l’intero modello di sviluppo della Città con la soppressione del carcere e degli uffici finanziari. Una mutilazione grave dopo settecento anni di presenza del Tribunale in Città.
Alla convocazione del Presidente Scarso hanno aderito, oltre gli amministratori e i consiglieri comunali della Città i rappresentanti dei Comuni di Scicli, Ispica e Pozzallo,assessori e consiglieri della Provincia regionale di Ragusa, l’Ordine forense di Modica, i parlamentari regionali Ammatuna e Ragusa e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Ragusa.

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