L’Unsic di Modica: “Serve aumentare la dotazione alle aziende”

L’Unsic ha chiesto all’Ipa di Ragusa e all’Assessorato Regionale, di rivedere concedere altre assegnazioni di carburante agricolo. L’abbassamento dei prezzi alla stalla e l’aumento dei costi di produzione, ha fatto sì che le aziende negli ultimi anni hanno cambiato la struttura. “Negli ultimi decenni – spiega il presidente Ignazio Abbate – le aziende agricole hanno intensificato il carico di bestiame nelle proprie aziende, così facendo è aumentato il carico di animali per ettaro di terreno coltivato. Così, se prima si avevano pochi capi di bestiame in proporzione al terreno coltivato, ora è l’inverso, a causa della modernizzazione, dell’evoluzione e del crescente bisogno delle aziende di produrre sempre di più (latte, carne), per non essere tagliati fuori dal mercato. A causa di questo, nelle assegnazioni annuali del gasolio agricolo, ormai il carico di gasolio che è assegnato sulle Uba non rispecchia la reale esigenza delle aziende per svolgere le attività da imputare agli animali (pulizia, carro miscelatore)”. L’Unsic chiede che siano apportate delle modifiche al calcolo Uba che adesso in un’azienda agricola è di due Uba ettaro. Ai fini fiscali e di determinazione del reddito agrario o d’impresa quando un’azienda supera il carico delle due Uba secondo le istruzioni ministeriali prescrivono che “quando dai terreni sia possibile ritrarre almeno 1/4 dei mangimi necessari per il nutrimento dei capi allevati durante il periodo d’imposta, allora il reddito

dell’allevamento rientra completamente nel Reddito Agrario imputato ai terreni sui quali l’allevamento insiste”. “Per questo motivo, a nostro avviso – conclude Abbate – con la determinazione che l’azienda produce almeno 1/4 dei mangimi necessari al nutrimento dei capi allevati, sia possibile assegnare molto più gasolio, poiché da questa determinazione anche se si supera il carico di 2 Uba ettaro, gli animali eccedenti rientrano sempre nel reddito agrario e non diventa reddito d’impresa”.

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