“Carne contraffatta”. Modica, assolto un macellaio

Artigiano modicano sotto processo per avere messo in vendita carne contraffatta. Il giudice, però, lo assolve. Si è, infatti, concluso positivamente, “il fatto non sussiste” il processo celebrato dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, a carico di Salvatore M., 55 anni, un rinomato macellaio, difeso dall’avvocato Gabriella Olivieri, che nel 2008 aveva ricevuto la visita da parte dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni a seguito di un’indagine scattata in tutta la Sicilia dopo che a Palermo si era registrata la morte di una ragazza dopo che questa aveva mangiato della carne. Secondo l’accusa rivolta dai militari dell’Arma e sostenuta dal pubblico ministero, Diana Iemmolo, l’artigiano avrebbe aggiunto del bisolfito alla carne(si tratta di additivi sintetici di cui sono farcite le carni) che sarebbe stata tritata e posta in vendita. Il piemme, al termine della propria requisitoria, aveva invocato la condanna a seicento euro di multa. L’avvocato Olivieri ha potuto dimostrare, durante la sua arringa conclusiva, che la carne e il bisolfito non erano messe in vendita ma che il Nas aveva trovato il tutto all’interno di un’apposita cella frigorifera perchè dovevano servire per la produzione di preparati. In genere di tratta di additivi utilizzati per mantenere il colore rosso delle carni.

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