Grossa presenza di addetti ai lavori (100 nelle prime due giornate, 250 attesi per la serata di gala di domani) al 26. congresso dell’Unione regionale cuochi siciliani, organizzato dall’Apci (Associazione provinciale cuochi iblei) presieduta da Franco Carnibella, col supporto di Comune, Provincia, Aapit e sponsor privati.
Motivazioni base del congresso (chiusura domani) una migliore qualificazione professionale della categoria e la valorizzazione dell’ammirato patrimonio di prodotti tipici nostrani. Il primo obiettivo era unire un’antica tradizione con fantasia e innovazione, ma, come ribadito dall’assemblea, il congresso si caratterizza anche per un respiro più ampio, che in aggiunta a chiari, notevoli ritorni sotto il profilo della promozione turistica, non dimentica importanti momenti culturali. Tra questi, il convegno su “La cucina della Contea iblea tra tradizione e innovazione. Dalle focacce al miele di timo di Marziale, al cioccolato modicano, al ragusano Dop”. Relazione d’apertura di Pino Correnti (autore anche della bella locandina) e approfondimento del “cenacolare” Francesco Tidona.
Ancora, un convegno sul cioccolato modicano (relatore Franco Ruta), un concorso artistico di verdure intagliate o scolpite (premiazione durante la cena di gala), visite guidate al barocco di Ibla, Scicli Modica e castello di Donnafugata, l’incontro con l’Istituto alberghiero di Modica, la messa officiata dal vescovo Paolo Urso, varie occasioni conviviali.
Un ricco programma, che lascerà al prossimo congresso di Catania l’eredità di un’edizione di assoluta eccellenza e meritato successo.Gianni Papa
Cuochi a congresso sui prodotti tipici
- Febbraio 21, 2006
- 8:09 pm
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