VERSO LE ELEZIONI A MODICA. L’ATTESA VERITA’ DI PEPPE DRAGO, SOLO UN MODO DI ATTIRARE LA GENTE IN PIAZZA? IL COMMENTO DEL MODERATORE

Francamente dal palco di Piazza Matteotti ci attendevamo sfraceli. La gente aveva disdetto impegni presi e rinunciato alle partite d’esordio degli Europei 2008, attirata dai manifesti e dall’auto che bandizzava la presenza dell’onorevole Peppe Drago in piazza che "avrebbe detto tutta la verità su Modica". Una verità che ancora la gente attende o meglio una verità che forse non c’è. Toni pacati, quelli del parlamentare dell’Udc, com’è nel suo stile, piazza gremita ma non, come qualcuno ha detto, fino all’inverosimile, applausi freddi che partivano dai candidati schierati in prima fila per potere essere inquadrati, all’occasione, dall’occhio della telecamera. Drago ha parlato della situazione finanziaria del Comune che potrebbe essere risanata se arrivassero i trasferimenti di Stato e Regione, ha accennato all’inchiesta della magistratura manifestando fiducia negli inquirenti che faranno luce sulla vicenda(non ha detto che, nei fatti, le indagini che sta svolgendo la Guardia di Finanza, sono ben quattro), che, guardacaso coinvolge tutta gente vicina ad uno stesso partito. Ha parlato di Lombardo che starebbe prevaricando sulla provincia di Ragusa, ha cercato di smontare una possibile coesione Comune-Regione vantata dall’Mpa di Enzo Scarso che dovrebber, a detta di quest’ultimo, facilitare la fase di crescita e di risanamento, dimenticando che qualche anno fa lo stesso discorso fu fatto per la candidatura di Piero Torchi quando si legò la posizione di Totò Cuffaro a presidente della Regione e di Berlusconi, presidente del consiglio. Ops, grave dimenticanza. A proposito di Torchi. A molti è parsa strana la sua assenza sul palco eppure ne avrebbe avuto tutti i diritti, poteva essere l’occasione per spiegare, per riconciliarsi con chi oggi non nutra più molta fiducia nei suoi confronti perchè è giusto dirlo che, al di là di ogni cosa, della sua spesso, insopportabile presunzione di onnipotenza(lo dicono i suoi amici), nessuno può togliergli il merito di avere catapultato la città agli onori internazionali sviluppando quel turismo voluto sin dai suoi esordi a Palazzo San Domenico, come consigliere comunale e sindaco poi, di Peppe Drago che già negli anni ’80 parlava del Val di Noto. Oggi sarebbe il momento, per Torchi, di recuperare nei confronti di chi lo ha sostenuto ricevendo, poi, calci in culo. Un esame di coscienza dell’ex sindaco sarebbe salutivo perchè, in fondo, politicamente Torchi non è discutibile. Sono, ripeto, discutibili gli atteggiamenti da "Dio a tutti i costi". Le lezioni servono. Tornando alla vana attesa della verità di Peppe Drago, in molti si sono chiesto come mai sul palco erano presenti solo in tre, manifestando un disagio scenografico lungi dallo stile udiccino.

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