Ragusa. Ignazio Abbate sollecita il nuovo bando per assegnazione fondi ex Insicem

Da mesi si è conclusa l’ istruttoria e la quasi totale liquidazione delle aziende che hanno partecipato al bando per l’utilizzo dei fondi ex Insicem, in particolare quelle riguardanti la capitalizzazione e la ricapitalizzazione, con la non utilizzazione dei 2/3 degli 8 milioni di euro a disposizione della Misura restano in attesa. C’è un sofferto iter che le istruttorie delle pratiche del primo bando hanno subito, al punto che, delle oltre 200 istanze, solo 89 sono state ammesse a liquidazione. Il presidente dell’Unsic di Modica, Ignazio Abbate, si è rivolto ai presidenti della Provincia e della Camera di Commercio per sollecitare lo sblocco della situazione. “Come consigliere provinciale e presidente dell’ Organizzazione Agricola – dice Abbate – ho sempre espresso pubblicamente le mie più totali perplessità sulla farraginosità del regolamento e ancor più sulla criticità di un bando confusionario, che in modo forzato ha messo insieme tutti i comparti produttivi della nostra Provincia, anche se le esigenze e le caratteristiche dei singoli comparti facevano presagire ad una impossibile coesistenza, nonostante ciò, sono stato uno dei pochi che ha cercato di far sfruttare questa possibilità di finanziamento al maggior numero di aziende iblee. Oggi è il momento di assumersi le reciproche responsabilità per liberare le somme fino ad ora non spese che giacciano da anni accantonate in modo infruttuoso presso le casse del vecchio Banco di Sicilia e attuale Unicredit, che sono state assegnate alle aziende della nostra provincia”. Per Abbate una più semplice e celere procedura non può che passare attraverso una ripartizione dei Fondi per i singoli comparti e per un espletamento del Bando a Sportello, senza aspettare le lungaggini che ne hanno contraddistinto l’ iter del primo. “Suggerisco – aggiunge – di sensibilizzare tutti gli istituti bancari a partecipare al bando, perché in caso contrario, lo stesso resterebbe poco appetibile alle esigenze delle aziende, visto che si trovano contemporaneamente esposte economicamente con più istituti bancari. Spero che, rivedendo ognuno di noi le posizioni precedentemente assunte e recependo le perplessità che le aziende hanno dimostrato non partecipare in massa alla prima stesura, si possa stilare un ottimo bando che dia nuova liquidità alle Aziende che ne faranno richiesta”.

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