Modicani condannati nel processo ordinario, assolti in Appello per una storia di donne

La Corte d’Appello di Catania ha riformato la sentenza penale del giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, che lo scorso anno aveva condannato Piero e Carmelo e Piero I., rispettivamente di 47 e 51 anni, a sei mesi di reclusione per minacce e minacce gravi in concorso. I magistrati etnei ha mandato assolti entrambi, difesi dall’avvocato Emanuele Guerrieri perché il fatto non sussiste. Di mezzo ci sarebbe stato il sospetto di una relazione extraconiugale tra la moglie di uno degli imputati e G.B.. Secondo l’accusa il due dicembre del 2006, Carmelo I., il marito, avrebbe telefonato alla parte offesa dopo avere appreso che questi stava importunando la congiunta e, quindi, per informarlo che, qualora non avesse desistito dal comportamento, avrebbe messo a conoscenza dei fatti la coniuge di quest’ultimo. Da qui ne sarebbero scaturite controversie e telefonate minacciose. Le parti, secondo quanto ha sostenuto l’avvocato Guerrieri, si sarebbero anche incontrate con la presenza di Piero I. a fare da paciere. Secondo la versione resa dalle stesse parti offese, nel corso della telefonata del 2 dicembre 2006 Carmelo I. avrebbe, da un lato, offeso e, dall’altro, minacciato, le controparti. “Tutto il resto – spiega il difensore – era fuori dalla possibilità del riscontro, si fondava, esclusivamente, sulle dichiarazioni rese dalle parti offese, oggetto tra l’altro di un richiamo da parte del Giudice modicano”. G.B. aveva denunciato, vieppiù, che durante la telefonata, l’imputato principale lo avrebbe minacciato dicendogli “ti levo dal mezzo, ti ammazzo, o ti uccido con la mia pistola o faccio fare questo lavoro a qualche altro, ma ti devo far fare una brutta fine … guarda che sono armato e sto venendo a toglierti di mezzo”. Sarebbe accaduto, insomma, che dapprima, secondo la visione data dalle parti offese, che Carmelo I. abbia, a mezzo telefono, minacciato di morte il G.B., ripetendo la minaccia nel corso della successiva telefonata ricevuta dalla moglie di quest’ultimo, ma poi, questa abbia concordato con un immediato incontro.

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