A Modica fino a stasera la mostra “Gottilib, racconti di fine era”

“Gottilib, racconti di fine era”: una mostra di forte impatto a Modica a Palazzo san Domenico fino a martedì sera Si chiama “Gottilib, racconti di fine era” la suggestiva mostra di poesia e arte pittorica allestita a Modica al primo piano di palazzo San Domenico nell’ambito della kermesse Chocobarocco 2011 e sostenuta dall’amministrazione comunale e dall’assessore Enzo Scarso per dare spazio di espressione a due giovanissimi artisti modicani.
Le poesie sono infatti del ventunenne poeta Edoardo Spadaro che prestigiosi successi ha già raccolto con il volume “Cenere” , mentre i quadri sono del ventenne artista Erik Battaglia.Il percorso poetico si snocciola tra le nuove poesie di Edoardo Spadaro che indagano il mondo presente, il secolo che stiamo vivendo attraverso una pluralità tematica ma anche attraverso un unico filo conduttore: prendere coscienza del divorzio che si è consumato e continua a consumarsi tra la vita reale e la bellezza e il Bene in questo scorcio di fine era che è il nostro tempo, in questo labirinto di precarietà che è il nostro quotidiano. L’obiettivo non è però quello di suscitare inquietudine ma di stuzzicare una forte e coraggiosa presa di coscienza e innescare il riscatto, l’inversione di marcia.
I quadri sono invece una rilettura attenta e sofisticata delle poesie di Edoardo Spadaro attraverso l’urgenza e la forza espressiva del colore, al confino tra astrattismo, surrealismo e profonda arte punk.
Il binomio poesia-pittura è perfetto, l’impressione è quella di uno stesso grido a due voci, all’unisono: la forza dei colori e la potenza semantica e sintattica dei versi non lasciano indifferente il visitatore anche più distratto che si interroga inesorabilmente sul senso dell’arte nel tempo e nello spazio di fine era e che si interroga sulle possibilità e l’imminenza del riscatto.
La mostra, forte di echi e sedimentazioni della filosofia moderna e contemporanea, traccia un viaggio disincantato e maturo nelle brutture dell’era che si attinge a finire, tra guerre, orrori, tradimenti e catastrofi, e profondamente vitale nelle bellezze del secolo: la posta in gioco e la scommessa sono la denuncia compatta e la catarsi collettiva.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa