PID Ispica, “Quando il pubblico diventa “cosa privata”

Le domande sulle convenzioni con i privati per la gestione dell’impianto sportivo Brancati e dell’ex Mercato fanno salire la temperatura all’amministrazione. Le interpellanze non vengono inserite negli ordini del giorno del consiglio comunale. E si trasformano in una conversazione privata.
L’amministrazione di Ispica vuole evitare a tutti i costi di rendere conto in consiglio comunale della gestione dell’impianto sportivo Brancati e dell’ex Mercato; di rispondere a domande, evidentemente scomode, sul rispetto da parte dei privati degli obblighi previsti dal regime concessorio. Ciò, per il PID di Ispica, riunitori in conferenza stampa, è apparso evidente agli occhi di tutti la sera del 28 ottobre, allorchè l’interpellanza del consigliere Monaca non è stata inserita all’ordine del giorno, senza che il presidente del consiglio comunale Carmelo Oddo, abbia saputo giustificare una tale, gravissima inadempienza.
Ci ha pensato il Sindaco Rustico, non si capisce bene a che titolo, quando la sera stessa, nonostante l’evidente stato febbricitante, ha deciso comunque di partecipare alla seduta, al solo scopo, di riprendere il Consigliere Monaca, colpevole, a suo dire, di aver dimostrato scarsa conoscenza del Regolamento Consiliare, avendo presentando due volte la medesima interpellanza, ritenuta per tale motivo inammissibile.
Circostanza falsa, come dimostriamo allegando al presente comunicato le due interpellanze, l’una diversa dall’altra, sul tema delle convenzioni (vedi allegati 1 e 2).
Un appunto curioso questo, se si considera che il Primo Cittadino aveva già risposto alle domande formulate dal Consigliere Monaca, ma al di fuori delle sedi istituzionali, così come previsto dal medesimo Regolamento a cui si appella il Sindaco Rustico, con una semplice missiva privata, indirizzata al solo interpellante.
Come se Monaca non avesse agito per portare avanti gli interessi della collettività ma piuttosto animato da semplice curiosità.
La domanda è: perché il sindaco vuole evitare a tutti i costi di relazionare sulla gestione del Brancati e dell’ex Mercato? Quali inadempienze devono a tutti i costi essere coperte?
Due cose sono certe
Ad Ispica l’agibilità democratica del consiglio comunale è seriamente messa in discussione da atti di censura ingiustificati e contrari alla legge.
Le domande ritenute scomode dall’amministrazione Rustico, devono essere messe a tacere.
I Popolari di Italia Domani di Ispica non sono disposti a soccombere dinnanzi a questi soprusi.
Certi quesiti devono trovare risposta. La cittadinanza ha il diritto di sapere se i beni pubblici, dati in concessione ai privati, sono correttamente gestiti: esistono infatti clausole contrattuali che, qualora non rispettate, farebbero venir meno il perdurare stesso della concessione del bene.
L’amministrazione Rustico deve spiegare perché di tutto ciò è meglio non rendere conto al massimo consesso cittadino.”

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