L’italia e’ giunta al momento della verità: smentisca chi è al governo di agire solo per sete di potere. La riflessione di Giombattista Ballarò

Non sono quei soliti comunisti, catastrofisti e detrattori delle linee politiche del governo ad affermare che l’Italia va posta sotto costante controllo per seguirne i provvedimenti che adotterà per scongiurare il default; non sono le opposizioni più moderate a prendere consapevolezza che il Paese è ad un passo da un tracollo che non ha precedenti nella storia; è invece il Fondo monetario internazionale che predispone oggi, una serie di controlli che esperti economisti effettueranno dalla prossima settimana per rendersi conto della validità delle misure adottate(solo annunciate ) dal governo italiano per scongiurare il peggio.Ma anche all’interno della maggioranza di governo, si moltiplicano le perplessità di uomini del Pdl che fino ad oggi hanno approvato e condiviso le strategie anticrisi ed oggi si allontanano ,quasi a voler limitare le loro responsabilità.
Tutto ciò, che non ha precedenti storici, per quanto attiene le misure varate in sede comunitaria, sembra tuttavia non indurre al buonsenso i nostri governanti che continuano a elargire sorrisi a destra e a manca come se tutto andasse per il meglio.
Dove ci vogliono condurre ? Può la loro sete incommensurabile di potere scippare il futuro dei nostri figli, già seriamente compromesso, oltre ad aver imposto agli italiani manovre che impoveriscono i ceti meno abbienti, già messi in croce dalla loro condizione di operai o pensionati ?
E’ noto che l’orgoglio umano e l’incapacità ad essere equilibrati possa giustificare tutto, ma in questo caso, stiamo parlando del presente e del futuro di 60 milioni di persone che hanno diritto che si sperimenti qualunque soluzione possibile prima di finire nel baratro.
Non sono né un berlusconiano né un antiberlusconiano, da tempo quasi immemorabile non mi convince la mancanza d’idee del centrosinistra ed ancor meno la sua litigiosità interna,né mi lascia tranquillo l’ondivagare opportunistico del cosiddetto terzo polo, ma credo che data la situazione in cui versa oggi l’Italia, si abbia diritto a sperimentare ogni soluzione immaginabile, pur di evitare il verificarsi di situazioni davvero ingestibili per tutti.
Chi deve, se davvero ha agito per il bene del Paese, faccia un salutare passo indietro per dare spazio a possibili soluzioni fin qui non identificate o non ritenute idonee e tutti gli altri politici, che in misura diversa, ma ciascuno con le proprie colpe, si mettano in testa che è giunta l’ora della verità per tutti.

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