La morte di Savarese. Comiso, chiarisce ancora l’Asp

La vicenda “Comiso” richiede continui chiarimenti interpretativi che temiamo possano provocare la stanchezza dei lettori. L’Asp Ragusa torna sulla morte di Biagio Savarese, rileva che le dichiarazioni del Sindaco di Comiso,Alfano, riportate da alcune testate cartacee e on line, su quanto emerso dalla riunione di lunedì con il Direttore Generale dell’azienda sanitaria, Gilotta, contengono numerosi elementi di manipolazione della verità. “Il processo di riorganizzazione della rete dell’emergenza – dice una nota – non è un vincolo cui l’amministrazione sanitaria soggiace supinamente, in quanto “imposto” dall’Assessorato, ma un compito eticamente rispondente ad un obiettivo di miglioramento delle risposte sanitarie alle esigenze della popolazione.
In altra parte dello stralcio pubblicato si legge, inoltre, che il Sindaco e il DG concorderebbero sul fatto che la centrale operativa catanese del 118 abbia “travisato” il pensiero del dr. Gilotta, “dirottando” le ambulanze da Comiso a Vittoria. In realtà non vi è alcun travisamento, in quanto ciò che si legge al riguardo è il risultato di un equivoco (quasi certamente consumato in mala fede): nessuna ambulanza delle 16 operanti nel territorio provinciale di Ragusa è mai stata “spostata” di sede e dunque il termine “dirottata” è erroneamente usato per definire precise direttive per le quali i codici rossi devono essere automaticamente trasportati negli ospedali attrezzati a fronteggiarli, e cioè Vittoria, Ragusa e Modica.
– Si ribadisce, infine, la volontà di potenziare il servizio delle ambulanze, a partire da quella in stanza a Comiso, che dal rango di MSB (autista + soccorritore) passerà a quello di MSA (autista + soccorritore + infermiere + medico).
– Si riconfermano i punti specifici, riguardanti il caso dell’anziano deceduto, dei tempi in cui sono avvenuti i passaggi dell’intervento sanitario, come confermato alla stampa anche dall’Assessore Russo”.

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