Gli assessori del MpA di Modica a Riccardo Minardo: “Necessario un sostegno per uscire dalla crisi”

Gli Assessori del Mpa di Modica, Santino Amoroso, Paolo Garofalo ed Enzo Scarso, scrivono all’onorevole Riccardo Minardo sulla situazione amministrativa al Comune. “In questi anni di governo della città -scrivono – abbiamo dovuto fronteggiare un’ ereditata difficilissima situazione di cassa e di competenza. La strada che tutti insieme unanimemente abbiamo deciso di intraprendere, consapevoli della gravosità che essa comportava in termini gestionali, è stata quella di evitare le molto più gravose e pesanti conseguenze in termini economici e sociali della dichiarazione di un dissesto”. Ricondotto in avanzo il risultato complessivo della competenza negli anni 2009 e 2010 e ridotto da 21 milioni e 500 mila euro a poco meno di 9 milioni il disavanzo complessivo e previsto inoltre per gli anni 2009, 2010 e 2011, quattro milioni di euro in bilancio che sono serviti a ripianare i debiti fuori bilancio che, se è pur vero che da un lato hanno restituito credibilità economica all’ente avviandolo verso la strada della virtuosità, dall’altro hanno fortemente limitato le spese correnti. Questi i dati forniti dai tre amministratori nella nota. “Tutto ciò è accaduto, ricordiamo ad Ella e a noi stessi – proseguono – a fronte di una sempre maggiore riduzione dei trasferimenti regionali e statali, nello specifico come è avvenuto con il mancato trasferimento di un milione e mezzo in termini finanziari e di cassa che non ci ha permesso di pagare per tempo le mensilità ai dipendenti. E’ inoltre un dato acclarato la definizione di alcuni contenziosi storici con l’ Università di Catania e la Telecom che ha avuto un riflesso positivo nel risultato di amministrazione anche se comportato un inevitabile riflesso immediato sulla cassa. Altro elemento nodale nel percorso di risanamento attuato è la lotta all’evasione su Tarsu, Ici ed aree edificabili. A un tale stato di cose va aggiunta la riscossione diretta dei tributi che in precedenza stava in capo a Serit. E’ stato quindi fisiologico un rallentamento nei flussi di cassa acuito dall’obiettiva congiuntura economica che sta attanagliando tutto il Paese. E’ di tutta evidenza che questo nuovo sistema di riscossione che abbiamo subito da parte di Serit , ma tra l’altro obbligatorio a breve per tutti gli enti locali, non sta permettendo una razionale programmazione dei pagamenti, in quanto manca una storicità dei flussi. Ecco perché sarebbe quanto mai opportuno e necessario in questa fase storica del nostro ente in cui si sta seriamente lavorando per risalire la china, dare certezza dei pagamenti ai dipendenti ed ai fornitori, poter beneficiare di un “cash flow” utilizzando i ruoli che sono tutt’ora in riscossione presso Serit, certi, liquidi ed esibibili, al fin di rimettere l’ente nelle condizioni di poter riequilibrare quei flussi finanziari che in questo momento stanno determinando un ritardo nei pagamenti. Sappiamo perfettamente di poter contare sul suo impegno e la sua determinazione al fine dell’ottenimento di questa tanto auspicata liquidità.
Rappresenterebbe una indispensabile e salutare boccata d’ossigeno per un ente che attraverso i suoi amministratori può vantarsi essere sulla strada del risanamento”

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