Domani ai dipendenti comunali di Modica la mensilità di settembre. Il sindaco: “La manifestazione di oggi eclatante e invasiva”

“Mi duole prendere atto che, nonostante le mie rassicurazioni, tutte le sigle sindacali abbiano deciso oggi di mettere ugualmente in atto la manifestazione dei dipendenti comunali invece di raccogliere l’invito del sottoscritto a partecipare a un incontro”. A dichiararlo in una nota è il sindaco di Modica Antonello Buscema,
per il quale si è trattato di una contestazione tanto eclatante, forte nei toni, invasiva nei confronti della città – rimasta bloccata per diverse ore – quanto sproporzionata rispetto a rivendicazioni che sono già note e per le quali c’è già un lavoro e delle soluzioni in corso.
“Domani mattina, infatti – dice  il primo cittadino – i dipendenti comunali percepiranno, come già sapevano, lo stipendio del mese di settembre.
E questo grazie all’impegno di quest’Amministrazione nel fronteggiare ogni giorno una situazione finanziaria che i sindacati stessi, nel loro ultimo documento, definiscono “interamente ascrivibile alle dissennate politiche finanziarie delle Amministrazioni precedenti”. E grazie alla costanza di quest’Amministrazione nel dare priorità, come per legge dev’essere, al pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali, che pochi mesi fa sono arrivati per la prima volta, dopo tanti anni, alla parità tra lo stipendio maturato e quello percepito. Per non citare poi il personale ex contrattista che conosce molto bene che cosa ha fatto e sta facendo questa Amministrazione, anche a proprio rischio e pericolo.
A ciò si aggiunge anche la determinazione di quest’Amministrazione, che i sindacati ben conoscono, per normalizzare la situazione di cassa del Comune e per reperire, proprio in queste settimane, presso la Regione risorse aggiuntive che consentano di avere liquidità sufficiente a programmare con serenità il pagamento degli stipendi nei prossimi mesi.

Di fronte a tutto questo, pur comprendendo il loro disagio, considero l’atteggiamento dei sindacati e dei dipendenti irrispettoso e fuori dalla realtà. E lo è non solo verso gli sforzi dell’Amministrazione, ma nei confronti di tutta la città: in particolare di quelle categorie di lavoratori che in questo momento soffrono situazioni di disagio ben più grave.
Penso, per esempio, ai dipendenti dell’indotto, ma penso anche ai lavoratori di tante aziende private ( in particolare quelle che hanno fornito beni e servizi ai comuni) che sono in sempre più grave difficoltà e soffrono le conseguenze della crisi, costringendosi a fortissimi sacrifici e vedendo il loro posto di lavoro sempre più a rischio.
Buscema richiama perciò, ancora una volta, i sindacati all’equilibrio e al senso di responsabilità che le problematiche dei lavoratori necessitano, senza rincorrere la strumentalizzazione politica che alcuni vogliono imbastire sulla pelle dei lavoratori. L’esasperazione dei toni crea solo una situazione di tensione, non apporta nessun contributo alla risoluzione dei problemi e impedisce di intavolare un confronto serio.
L’Amministrazione sta lavorando seriamente per aiutare la città. Ognuno faccia la propria parte nella stessa direzione, a cominciare dai dipendenti a cui chiedo di contribuire affinché il Comune non solo sia messo nelle condizioni di assicurare i servizi ai cittadini, ma sia anche in grado, ora e in futuro, di garantire anche i loro stipendi.

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