Modica non avrà niente a che fare con quel “ramo del lago di Como”, ma un Manzoni contemporaneo avrebbe potuto ambientare nella Contea il romanzo de “I promessi Sposi”. Il centrosinistra e l’Mpa infatti appaiono oggi come neo Renzo e Lucia, con un comune intento di avviare un percorso comune, stoppato da chi invece impone il “non s’ha da fare”. Eppure il matrimonio, da annunciato, sembra essere oramai cosa fatta. Stamattina Antonello Buscema, dopo aver ricevuto il beneplacet da parte degli altri partiti del centrosinistra ed anche di chi in un primo momento aveva espresso qualche perplessità (Nino Cerruto e Vito D’Antona), ha ufficialmente chiesto la “mano” agli autonomisti. Quello che Buscema ha richiesto all’Mpa è stato l’ “avvio di un dialogo serio e di un confronto serrato su stili, programmi e uomini”. E l’Mpa ieri sera si è riunito in assemblea proprio per decidere se “concedersi” o meno al centrosinistra, apparentandosi con la coalizione a sostegno di Buscema. E’ stata la “base”, su precisa volontà del leader autonomista Riccardo Minardo, ad avere deciso di accogliere la proposta del dialogo. Un “si” ad un “accordo non politico, ma amministrativo, per garantire la governabilità della città” che, sebbene dovrà essere ancora sancito in toto (ma c’è tempo sino a lunedì mattina), aprirà nuovi scenari non soltanto a Modica, ma anche a livello provinciale, dove l’Mpa continua a batter cassa a viale del Fante. “C’è tempo per ogni cosa” dicono però dal movimento autonomistico. “Siete sicuri di quello che fate? Questo matrimonio è contro natura!” sembra essere invece il messaggio che lanciano alcune forze politiche e rivolto sia al centrosinistra che all’Mpa. Uno dei mittenti di questo messaggio, indirizzato agli ex alleati autonomisti, è Giovanni Scucces, candidato di Pdl ed Udc al ballottaggio di domenica 29 e lunedì 30, che, nel pomeriggio di ieri, ha diramato una nota in cui invita l’elettorato del Movimento per l’Autonomia ad una riflessione comune. “Una riflessione – dice Scucces – che parta da un assioma politico indiscutibile e cioè che il dna politico ed il nostro elettorato è di centrodestra”. Gli fa eco il deputato nazionale del Pdl, Nino Minardo il quale ricorda non tanto ai vertici dell’Mpa quanto all’elettorato che “quel centrosinistra con cui si avvia un dialogo ed una probabile alleanza – dice Minardo – è lo stesso che qualche settimana fa assieme ad Anna Finocchiaro, dal palco, utilizzò termini irripetibili per definire l’intero centrodestra modicano, Mpa incluso. E poi – conclude Minardo – come possono gli elettori autonomisti esprimere un consenso per un progetto politico di centrosinistra che ha già fallito ad esempio a Roma e Napoli, in un periodo in cui tutta Italia e tutta la Sicilia ha scelto il progetto di centrodestra?”.
AMMINISTRATIVE A MODICA. MPA E PD INSIEME. ARRIVA IL BENEPLACITO ANCHE DI D’ANTONA E CERRUTO
- Giugno 19, 2008
- 10:14 pm
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