MODICA. IL GIP CONCEDE I DOMICILIARI AI “CAMINANTI” SIRACUSANI ACCUSATI DI TRUFFA

Arresto convalidato per i due pregiudicati siracusani arrestati nei giorni scorsi dalla polizia per la truffa consumata in danno di un automobilista modicano. Nicolò e Gaetano Fiaschè, rispettivamente padre e figlio, di 68 e 38 anni, cosiddetti "caminanti" appartenenti alla comunità che si trova nel capoluogo aretuseo, e residenti, il primo in Contrada Santa Lucia ed il secondo in Via Salibra, sono stati interrogati dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, Michele Palazzolo. Il loro difensore, l’avvocato Mignosa del Foro di Siracusa, ne ha chiesto la remissione in libertà o, in subordine, la detenzione domiciliare. Il magistrato che aveva interrogato i due nel pomeriggio di giovedì ha emesso le proprie determinazioni ieri mattina convalidando l’arresto ed ammettendoli alla restrizione nelle rispettive abitazioni. I due sono ritenuti gli autori della truffa consumata attraverso la simulazione di un incidente stradale. In questo caso, dopo avere individuato la vittima di turno, lo avevano bloccato in Via Tirella. Al malcapitato avevano manifestato disappunto e rabbia per un presunto contatto tra il loro furgone Ford Transit e l’auto del quarantenne modicano perché questi avrebbe fiorato il mezzo da lavoro danneggiando lo specchietto esterno. Erano scesi dal loro veicolo avrebbero preteso, con minacce e urla, un cospicuo risarcimento dei danni dalle loro vittime, mostrando una finta fattura relativa al costo dello specchietto, asserendo di averlo sostituito di recente per analoghi incidenti. Volevano 160 euro, ma alle rimostranze della controparte che si diceva ignaro si erano messi a patteggiare fino ad ottenere solo 20 euro prima di allontanarsi. L’uomo, però, aveva annotato il numero di targa dei due energumeni ed aveva telefonato alla polizia. Gli agenti avevano, poi, rintracciato e bloccato i Fiaschè Via Gerratana, al Quartiere Vignazza. Addosso avevano circa 480 euro, probabili proventi di altre truffe precedenti. Dalla descrizione e dalle prove ottenute, tra cui il falso bollettario, erano stati tratti in arresto.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa