Gup Modica. Rinviata a giudizio la “banda dei rumeni” specializzata in furti nei negozi

Rinviati a giudizio, come chiesto dal pubblico ministero, Alessia La Placa, i sei presunti componenti la “Banda di rumeni”, sgominata dalla Squadra Mobile la scorsa primavera, specializzata nei furti all’interno di esercizi commerciali delle province di Ragusa, Catania, Siracusa. I sei imputati, Mircea e Ioan Babii, Gheorghe Chiriac, Viorel Tufà, Marius Harabagiu e Nicu Padurariu, difesi dagli avvocati Salvatore Giurdanella, Enrico Belgiorno e Rinaldo Occhipinti, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei furti. I difensori hanno sollevato alcune eccezioni: l’incompetenza territoriale e la mancata traduzione in rumeno dell’atto d’accusa. Il Gup del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, ha rigettato entrambe le eccezioni anche perchè sulla seconda è risultata la dichiarazione delle parti di comprendere l’italiano. Il collegio difensivo aveva, comunque, chiesto il non luogo a procedere per tutti gli imputati. Alcune delle parti offese (i commercianti che hanno subito i furti) si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Piero Ciarcià. I sei sarebbero responsabili di ben otto furti ai danni di negozi tra Modica e Pozzallo. La banda colpì anche a Priolo Gargallo, Villasmundo e Vizzini nel periodo compreso tra gennaio e giugno dello scorso anno, riuscendo a ad accumulare complessivamente refurtiva di vario genere per un valore complessivo di circa centomila euro. La Squadra Mobile, coordinata dal dirigente Francesco Marino, a seguito di mirati servizi di osservazione e pedinamento, individuò, quale base logistica della gang un’immobile di Chiaramonte Gulfi.

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