Inaugurata la nuova sede Centro Studi sulla Contea di Modica a Palazzo De Leva

Il sindaco Antonello Buscema ha tagliato il nastro della nuova sede del Centro Studi sulla Contea di Modica presso il Palazzo De Leva. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti i 73 soci dell’associazione con in testa il presidente Paolo Failla, la vicepresidente Gina Ricca, i componenti del direttivo e l’assessore alla cultura Anna Maria Sammito. Il Palazzo De Leva, ubicato nel centro storico della città, con all’interno il pregevole portale di fattura gotico – chiaramontana, è stato concesso sotto forma di locazione simbolica dalla famiglia De Leva all’Associazione che si è distinta negli anni per la conservazione e la tutela dei beni culturali ed architettonici della città.
Il presidente Paolo Failla ha presieduto l’assemblea dei soci che è seguita alla inaugurazione nei recuperati ambienti del piano terra del palazzo. Ha detto il presidente Failla: “E’ una giornata emozionante e significativa per tutti noi. Restituiamo un bene alla città grazie alla lungimiranza ed alla disponibilità della famiglia De Leva”.
L’assessore Anna Maria Sammito nel suo intervento ha parlato di una “operazione lodevole, che rende onore al laborioso impegno del Centro Studi”. Il presidente Paolo Failla ha annunciato una serie di iniziative per l’anno sociale che, nel 2012 segna il ventennale della nascita della associazione. In programma convegni, mostre, visite guidate e naturalmente il riconfermato impegno a tutelare alcuni beni culturali della città. I lavori dell’assemblea sono stati conclusi dall’intervento di Giancarlo Poidomani, docente di Storia Moderna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania, che ha parlato della presenza della famiglia De Leva nella Contea di Modica. La famiglia, di origine castigliana, si insedia in città nel corso del 500’ con Carcerando De Leva ed assume nel corso dei secoli ruoli primari nella vita amministrativa, economica e politica della città. Nell’800’ l’Abate De leva guiderà la rivolta con i Borboni e sarà tra i primi protagonisti della nuova nazione. Carmelo De Leva, in rappresentanza della famiglia, ha infine illustrato lo stemma araldico che campeggia sul frontone del palazzo, costituito da una torre e 13 stelle.

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