MTB: Pozzallo “invasa dalle biciclette” per il “1° Memorial Gianluca Iozzia”

Si è svolto domenica a Pozzallo, il terzo raduno organizzato dalla MTB Mountain Bike di Pozzallo. Circa 400 ciclisti, provenienti da tutta la Sicilia, si sono radunati prima in Piazza Studi, dove hanno effettuato le iscrizioni alla passeggiata tra cave e scogli e poi si sono spostati in piazza delle Rimembranze dove, alle 9.15, la passeggiata ha preso il via. Il terzo raduno pozzallese della MTB è stato intitolato come “1° Memorial Gianluca Iozzia”, giovane pozzallese prematuramente scomparso circa un mese fa, che faceva parte della squadra ciclistica ed è stato anche socio fondatore della stessa. Sulle magliette dei ciclisti campeggiava la scritta “Gianluca sempre con noi”.
Una targa è stata donata da Elvio Sigona, rappresentante della MTB, ai genitori ed alla sorella di Gianluca, che, commossi, hanno ringraziato la squadra per quanto avesse fatto per il figlio.
La MTB Pozzallo è una di quelle realtà sportive che, dopo aver iniziato quasi in sordina la sua attività, ha con grande sacrificio e sudore, portato avanti, giorno dopo giorno, la cultura dello sport: singolo e di squadra. E i risultati non sono tardati ad arrivare anche a livello nazionale: un primo e un quarto posto nella categoria junior, un secondo posto nella categoria femminile, un secondo posto nella categoria senior ed un primo posto, come squadra, nell’interregionale Sicilia-Calabria.
I membri della MTB Pozzallo, che si allenano con grandi sacrifici e mettono mano al proprio portafogli per partecipare alle varie gare, hanno deciso di togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe: “Si spendono tanti soldi per altri sport – affermano i membri della MTB. Noi abbiamo riscosso tanti premi, tanti primi posti a livello regionale e nazionale. Domenica a Pozzallo c’erano circa 400 ciclisti provenienti da tutta la Sicilia: ciò significa che noi facciamo girare il nome di Pozzallo ovunque. Resta il rammarico che nessuna autorità si degna di venire a vederci o di darci un riconoscimento. Si preferiscono sempre altri tipi di sport, ma quello praticato da noi è uno sport in evoluzione, che richiede passione e tanto sacrificio, degno di considerazione. Speriamo che in futuro le cose cambino”.

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