Rivolta di immigrati a Pozzallo. Otto imputati condannati e scarcerati

Rimessi in libertà otto dei dodici extracomunitari arrestati da carabinieri e polizia al Centro di Accoglienza di Pozzallo. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, ha condannato Walia Jalloul, Naceur Lazaar, Mohamed Alouni e Aidi Ramzi Fakraoui, a un anno e due mesi di reclusione per resistenza e danneggiamento, Ben Moaauia Abdel Kader, Abdessallami Sadki e Chouker Farchichi a un anno e due mesi di reclusione per lesioni e resistenza, mentre Mohamed Alì Ben Moaauia è stato condannato per resistenza a un anno di carcere. E’ stata riconosciuta a tutti la sospensione condizionale della pena, ed è stata ordinata la remissione in libertà. Ha assolto i primi quattro dall’accusa di lesioni per non aver commesso il fatto cosiccome ha assolto Kader, Sadkim, Farchichi e Moaauia dall’accusa di danneggiamento. Avevano scelto l’abbreviato. Stralciata la posizione di Bejooui Rami, Mohamed Mattaut Ben Manaa, Adati Trabelsi e Marovane Bourbie che sono già liberi e rimpatriati che saranno processati il prossimo tre maggio. Il pubblico ministero, Diana Iemmolo, aveva chiesto la condanna per tutti a due anni di reclusione. Gran parte degli imputati erano difesi dagli avvocati Franco Rovetto e Paola Ottaviano, i rimanenti erano patrocinati dagli avvocati Pediglieri, Citrella, Garofalo e Cintolo. L’arresto era avvenuto lo scorso 22 agosto a seguito della rivolta presso il Centro di Primo soccorso di Pozzallo e alla colluttazione con le forze dell’ordine in servizio nella struttura, scaturita quando erano giunti sul posto i pullman che avrebbero dovuto trasferire altrove molti di loro. Nei disordini rimasero feriti, seppure lievemente, tre poliziotti, un carabiniere e un finanziere. Una cinquantina di immigrati erano riusciti a fuggire.

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