Si chiama Ardjan Duka, ha 24 anni, l’albanese arrestato dai carabinieri per furto aggravato dopo avere danneggiato un’auto e rubato al suo interno. Il giovane, disoccupato, residente con la famiglia a Santa Croce Camerina, è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, che dopo la convalidata, lo ha rimesso in libertà, cosicchè il difensore, l’avvocato Pino Pitrolo, ha chiesto i termini a difesa. Il processo è stato fissato al prossimo 25 giugno. Duka era stato intercettato da una pattuglia dei militari della Tenenza di Scicli, in servizio di perlustrazione a seguito dei numerosi furti denunciati a Playa Grande, in particolare nel Viale del Progresso e nel Viale della Giustizia(nell’ultimo mese ben sei)in danno di villette chiuse e di auto in sosta. In questo caso i carabinieri avevano notato due giovani aggirarsi tra le vetture, in particolare una Mercedes il cui proprietario, un catanese, stava facendo una passeggiata in spiaggia. Avevano danneggiato il finestrino laterale destro e avevano rubato una penna “Mont Blanc”. Del valore di 800 euro. Alla vista dei carabinieri i due avevano tentato di fuggire con un ciclomotore. Ardjan Duka era stato bloccato, il suo complice, presumibilmente un connazionale, era riuscito a fuggire tra i canneti. Il ventiquattrenne ha detto al giudice di trovarsi a Playa Grande per incontrare la fidanzata, negando i fatti. E’ accusato di furto aggravato. Gli è stato sequestrato un cacciavite e anche in ciclomotore perchè sprovvisto di copertura assicurativa. “Negli ultimi tempi – ha spiegato ieri in conferenza stampa il Luogotenente Paolo Giarrizzo, comandante la Tenenza di Scicli, abbiamo accentuato i controlli a seguito delle numerose denunce di furti ricevute. La pattuglia ha ha notato che i due giovani stavano rovistando nella Mercedes ed è prontamente intervenuta. Le indagini per individuare il complice”.
nella foto il sottufficiale Salvatore Pannuzzo e il Luogotenente Paolo Giarrizza