“Cesto Barocco, cultura & salute in provincia di Ragusa”. L’assessore si arrampica sugli specchi

Mi vedo costretto a tornare sulla vicenda legata alla brochure “commissionata” dalla Provincia di Ragusa perchè l’assessore provinciale allo Sviluppo Economico, Enzo Muriana, verso il quale, lo confesso, ho una certa stima, sembra non si dia pace. Oggi, poi, con l’ennesimo comunicato “arrampica-specchi” ha aperto ulteriormente il fianco a nuove riflessioni. Prendo in esame la prima parte del comunicato di questo pomeriggio.
“Trovo strano e pregiudizialmente campanilistico – dice Muriana – il giudizio espresso da esponenti politici e ripreso da un giornalista circa le presunte ‘dimenticanze’ nel catalogo del ‘cesto barocco’ ristampato nelle scorse settimane e aggiornato con tutte le schede dei prodotti tipici che hanno un marchio di qualità”. Il giornalista sono, chiaramente, io ma mi vuole spiegare chi sarebbero questi “fantomatici” esponenti politici che avrebbero espresso giudizi sulla pubblicazione? Lei prima se l’è presa con il direttore del Consorzio per la Tutela del Cioccolato Modica, Scivoletto, che, poverino, non ha spiccicato parola, ora tira fuori il politico. Vuoi vedere che quel politico si potrebbe chiamare, che ne so, Enzo Cavallo? Se la polemica non finisce con un’ammissione di responsabilità, sarà stato il nuovo premier ad architettare tutto. Le dico, con presunzione, che sono stato il primo ad accorgermi degli “ammanchi”, o meglio dell’assenza del cioccolato di Modica e del Ragusano Dop e nessun politico, finora, mi ha “usato” per “sputtanare” il caso. Mi chiedo, perchè per voi ci deve essere sempre qualcuno alle spalle di un giornalista?. Cattive abitudini? Perchè assessore, me lo spieghi o vuole che lo spieghi io alla gente? Se politici hanno parlato sono stati quelli del Pd di Ispica dopo i primi miei articoli. Ma hanno pure ragione. Nei giorni scorsi lei ha detto che si trattava di una brochure di qualche anno fa e adesso dice che è di qualche settimana fa(io le dico di una settimana fa). Nel comunicato di oggi lei dice ancora: “Nel catalogo per scelta redazionale sono indicate le schede dei 12 comuni. Sono illustrate le caratteristiche del Vino Cerasuolo e dell’olio Dop Monti Iblei. Insieme al corpo del catalogo c’è una tasca contenente le schede dei singoli prodotti, il Cerasuolo, la carota di Ispica, l’olio dop Monti iblei, la cipolla di Giarratana, il Ragusano Dop, le focacce e il pane ibleo. Questi ultimi due prodotti sono considerati storici e riconosciuti da un apposito elenco regionale. Chi parla dell’esclusione della carota, quindi, è in malafede o non ha visto il catalogo. Non c’è il cioccolato perché è un prodotto derivato e all’epoca della formazione del ‘marchio’ Cesto barocco, nel 2003, si decise di inserire solo i prodotti espressione del territorio con una certificazione o riconoscimento”. Come mai allora, alle prime rimostranze, diede delle giustificazioni circa l’assenza della carota di Ispica? Preme rilevare come l’esclusione del cioccolato modicano sia senza “ratiò”. Se, infatti, il prodotto di Modica è prodotto lavorato, stesso discorso dovrebbe valere per il pane e le “scacce”, che sono, come lo stesso vino e l’olio, “prodotti lavorati”. Ha mai visto campi coltivati a scacce(di ricotta, di pomodoro, di prezzemolo) e a pane? Se si vogliono fare passare pane e “scacce” come prodotti “storici”, ci si chiede come mai non è stata inserita “la fava cottoia”, un prodotto modicano naturale e storico sul quale, addirittura, ll’Università ha fatto delle ricerche storiche?. “Questa pubblicazione – giustifica Muriana – non danneggia alcuno ma in modo scientifico elenca le qualità organolettiche dei singoli prodotti“. E la fava cottoia modicana? Un altro conto è la promozione nelle fiere di tutti i prodotti della terra iblea ad Arezzo all’Agro e Tour che ci sono stati(lei ha detto che la carota non c’era in televisione): dal cioccolato, al vino, al formaggio, ai dolci modicani”. La pubblicazione danneggia Modica, totalmente esclusa. Mi consenta. Vogliamo, allora, ammettere, assessore Muriana, che lei la brochure non l’ha nemmeno vista e che si è trovato al cospetto di un problema dal quale non sa come uscirne. La prossima puntata ci spieghi anche  della cartina “Elenco Attività agrituristiche Provincia di Ragusa”(quella annessa a questo articolo). Dove sono finite Marina di Modica, Maganuco, Santa Maria del Focallo, Marza?
Strano, poi, che Modica risulti più piccola di Pozzallo. Non le pare?

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa