Si sudano le proverbiali sette camice al Palazzo di Giustizia di Modica. Sono giorni caldi negli uffici giudiziari non solo per l’attività indagante e giudicante che si svolge giornalmente, ma perché gli operatori si ritrovano a lavorare in un clima sicuramente intollerabile. L’impianto di condizionamento, infatti, non funziona a dovere e lavorare con le temperature che si registrano, soprattutto nelle ore antimeridiane di questi tempi, è diventato difficoltoso. Più fa caldo e più il sistema di climatizzazione non riesce a sopperire alla richiesta. Il problema è già stato segnalato, ma tutto continua a rimanere irrisolto. Problemi che si erano verificati l’anno scorso e che da alcuni giorni si stanno reiterando mettendo allo stremo giudici, avvocati e dipendenti, ad eccezione di quelli che nei loro uffici hanno installati dei condizionatori d’aria autonomi. Niente giacche, insomma, ed avvocati e magistrati costretti a fare a meno delle prescritte toghe perché anche nelle aule di udienza il problema è identico. Si tenga conto che il Palazzo di Giustizia di Piazzale Beniamino Scucces è assolutamente esposto al solo ed è realizzato con “sistema a giorno”, nel senso che si tratta di un edificio a specchi e, quindi, nonostante le pellicole anti-solari, il caldo penetra notevolmente. L’auspicio di tutti è che gli organi competenti provvedano a sistemare a dovere l’intero sistema di condizionamento in maniera da dare la possibilità a chi giornalmente è impegnato in un lavoro che richiede particolare concentrazione di poterlo fare con serenità.
Modica: Al Tribunale col primo caldo si sudano le sette camice e le…toghe!
- Giugno 25, 2008
- 5:56 pm
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