Un gruppo di cittadini monterossani domenica scorsa si è ritrovato nei locali del Centro Giovanile per una ” chiaccherata” sulle criticità che affliggono la comunità di Monterosso Almo. Il medico dottor Santi Benincasa, promotore di questa iniziativa, a pochi mesi dalEa elezioni amministrative, ha ravvisato l’esigenza di incontrarsi per ” sondare ” le svariate problematiche che affliggono la comunità monterossana e dopo una attenta e ponderata valutazione far pervenire questi ” segnali” a quelle forze politiche che si stanno preparando per amministrare il paese. Nel suo intrevento Santi Benincasa ha affermato che ” Monterosso Almo è un paese la cui tendenza ha la freccia rivolta verso la direzione del declino economico, al quale succederà anche quello sociale. Da monterossani vogliamo che questo accada? Il lavoro è stato sempre carente ed oggi ancora peggio. I giovani scappano ma essi sono il futuro di ogni società. Le infrastruttore sono poco curate – continua Benincasa – i servizi sono carenti, i rapporti con i cittadini, con le associazioni , con altri enti locali e con le istituzioni pubbliche sono molto trascurate. Qunidi cosa dovrebbe fare un sindaco e la sua amministrazione? Penso che si debba uscire dal Palazzo andare per i quartieri e parlare con la gente ed ascoltare i loro problemi. La tendenza verso il declino va contrastata con nuove idee e con nuove forze -ribadisce ancora Benincasa – che vengono dalla base ed esprimono il pensiero del cittadinio semplice. Non è possibile accettare liste di futuri candidati preparate nel chiuso di una stanza e poi proporle alla cittadinaza. Monterosso ha bisogno di una grande e capace squadra – conclude Benincasa – che va costruita da tutte le forze del paese, mettendo da parte personalismi, diatribe e vecchi rancori”. E’ poi intervenuto il professore Giuseppe Scollo il quale ha elogiato l’iniziativa di incontrarsi e discutere in maniera fattiva selle problematiche di Monterosso Almo, una abitudine che, secondo Scollo, con il tempo si era perduta. E’ poi intervenuto Peppino Burgio il quale ha ribadito in maniera categorica che la costruenda zona artigianale non deve essere realizzata in quanto i tempi sono cambiati e nessuno, secondo il suo parere, si insedierà nei costruendi lotti. Burgio propone invece di “dirottare” gli investimenti per l’acquisto, nel centro abitato, di piccoli laboratori artigianali e dei vecchi mestieri contadini da assegnare ai giovani volenterosi di intraprendere un nuovo lavoro, in quanto le nuove leve sono le vere risorse di una comunità. Di contro a questa ipotesi ha dato una risposta secca e precisa sia il titolare dell’impresa Antonino Cirmi che il consigliere di maggioranza dei DS il professore Pippo Roccuzzo i quali con argomentazioni diverse hanno affermato che la zona artiginale è necessaria per lo sviluppo dell’economia del paese e che non realizzarla costerebbe all’Amministrazione Comunale centinai di migliaia di euro di penale da dare ai professionisti ed alle aziende che hanno vinto la gara di appalto per elaborare e realizzare la zona artigianale. Altri intervenuti hanno ribadito che non bisogna essere indifferenti e che bisogna partecipare in maniera attiva, in particolare i giovani di Monterosso Almo, a queste incontri. Si è poi continuato a parlare dei numerosi altri problemi che affliggono il paese. A conclusione dell’incontro ci si è dati appuntamento ad una prossima ” chiaccherata”.
Un gruppo di monterossani si ritrovano nei locali del Centro Giovanile per una ” chiacchierata” sulle criticità che affliggono la comunità
- Novembre 22, 2011
- 7:14 pm
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