Mercato ortofrutticolo di Vittoria: nota dell’assessore Gurrieri

L’assessore alla Trasparenza del Comune di Vittoria, Piero Gurrieri, interviene nel dibattito in corso sulla gestione del mercato ortofrutticolo. “L’intendimento manifestato pubblicamente dal Sindaco – dichiara Gurrieri – di aprire una riflessione globale sul tema del ruolo e delle modalità della gestione del mercato ortofrutticolo può costituire una straordinaria occasione per il rilancio di questa struttura – determinante per la crescita economica del nostro territorio – e del suo indotto. Le idee e proposte che sono state formulate e quelle che lo saranno nel dibattito – che auspico intenso e laicamente condotto – che certamente interesserà le pubbliche istituzioni, il mondo della politica, le rappresentanze delle categorie interessate e la società civile, possono preludere ad un ulteriore ammodernamento della struttura mercatale tenendo insieme e coniugando il controllo pubblico con la legalità e l’efficienza delle azioni. Certamente condivisibile è l’idea del Sindaco (fatta peraltro propria nelle sue generali coordinate dall’intera amministrazione) consistente nel procedere in prima battuta – anche considerata la prossima scadenza della proroga trimestrale delle concessioni disposta dalla giunta nelle more dell’adozione di misure di più alto respiro – ad accertare la permanenza del possesso in capo ai concessionari dei necessari requisiti di ordine soggettivo quale adempimento propedeutico al rinnovo triennale, e in seconda battuta a pubblicare un bando diretto alla copertura dei posti eventualmente resisi disponibili all’esito del primo procedimento. In tal senso quale assessore alla Trasparenza ho inoltrato al Sindaco e alla Giunta i miei suggerimenti che – articolati in un coordinato e dettagliato schema di proposte deliberative – si condensano da un lato nella precisazione dei requisiti necessari per l’ottenimento del rinnovo dei singoli atti concessori e dall’altro sui principi fondamentali del bando da pubblicare in un secondo momento. Sinteticamente, in relazione al primo punto la mia proposta si sostanzia nella necessità di un accertamento in capo a tutti i titolari di concessioni non solo dei requisiti stabiliti dal regolamento del mercato (come noto risalente addirittura al 1971) ma anche di quelli – ispirati ad una compiuta garanzia dei fondamentali e generali principi della sicurezza e dell’ordine pubblico ma anche della necessità del riscontro di una piena affidabilità morale ed economica degli operatori – stabiliti in tempi più recenti dal legislatore statale in ambiti analoghi a quello in questione a partire dalla contrattualistica pubblica. Principi peraltro recentemente riconosciuti e analiticamente esplicitati anche dal nostro Comune con alcune disposizioni recate dall’art. 6-quinquies del nostro regolamento sulla Trasparenza che detta tra l’altro regole inderogabilmente applicabili nel caso del rilascio e del rinnovo di autorizzazioni e concessioni in strutture pubbliche. In relazione al secondo punto, nella opportunità di una procedura aperta, retta da criteri e parametri analiticamente determinati nella redazione del bando. Tornando ai primi, si tratta di principi che a mio parere possono garantire pienamente la pubblica amministrazione e che sono peraltro assolutamente connaturali ad un istituto come quello concessorio che – essendo fondato sulla sussistenza di una necessaria relazione fiduciaria tra ente concedente e ditte concessionarie – non può che richiedere il compiuto accertamento – in capo a tutti i soggetti contraenti – della mancata ricorrenza di situazioni obbiettivamente incompatibili in relazione ai delicati profili cui ho fatto riferimento. E ciò senza alcun intento anche solo latamente sanzionatorio, ma a presidio e garanzia di quanti (e sono certo siano la stragrande maggioranza) intendono operare nella piena legalità. Sul punto sarebbe anzi sommamente opportuna l’apertura di una concertazione tra l’amministrazione comunale e le altre autorità competenti – dalla Prefettura alla Questura – onde acquisire ulteriori elementi utili: naturalmente ferma restando l’autonomia della prima nella assunzione delle decisioni riguardanti la cura del pubblico interesse della comunità amministrata che solo ad essa competono. Queste le mie proposte ,i cui testi mi riservo di presentare agli organi di informazione solo successivamente alla loro illustrazione nelle sedi istituzionali e politiche e innanzitutto al Sindaco, alla Giunta e alla coalizione che sostiene l’amministrazione in carica. In ultimo – per quanto esuli dai tempi necessariamente rigidi del percorso delineato dal Sindaco e possa costituire oggetto di un approfondimento immediatamente posteriore – a giudizio dell’assessore alla Trasparenza sarebbe estremamente opportuna ed anzi necessaria una meditata riflessione da parte del consiglio comunale (titolare di competenza esclusiva in tal senso) non soltanto sul possibile ruolo di una società gestionale – che andrebbe chiaramente indagato pur senza alcuna pregiudiziale anche alla luce della concreta ricorrenza dei presupposti giuridici per l’attribuzione dei compiti ad essa attribuiti e della coerenza con le recentissime misure di finanza pubblica – ma anche e soprattutto su un aggiornamento del regolamento di organizzazione del mercato riguardo due delicatissimi e controversi aspetti: la formalizzazione di norme rigide e chiare in relazione al subentro nelle concessioni – che come noto sono caratterizzate da una natura strettamente personale – e le decisioni in ordine alla possibile inibitoria in sede regolamentare del cumulo – a ulteriore garanzia non solo della libera concorrenza ma anche della limpidezza e della trasparenza dei processi di transazione – tra i ruoli commissionari quelli commerciali e quelli della produzione. Trattandosi – a parere dell’assessore alla Trasparenza – di ambiti che sarebbe opportuno rimanessero distinti”.

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