Modica, Addio agli SWAP. Azzerati i contratti di finanza sottoscritti nel passato. Il Sindaco: “ Azione in linea con il risanamento”

Sono stati estinti i contratti di finanza derivata (Swap) che il Comune di Modica aveva sottoscritto in anni precedenti alla attuale Amministrazione.
Ciò si è concretizzato con un atto di indirizzo approvato dalla Giunta Municipale e determinazioni operative assunte dal dirigente del Settore Finanziario del Comune,
“Si tratta di una scelta in linea con il nostro percorso di risanamento del Comune,dichiara il Sindaco Antonello Buscema, non solo nei termini del miglioramento della situazione finanziaria ma, in questo caso, del rispetto delle regole, della trasparenza e della stabilità del bilancio.
Gli Swap erano stati stipulati dal Comune nel 2003 con Bnl e nel 2007 con Unicredit. Quella scelta fu probabilmente indotta, come per molti altri Comuni italiani, dall’appetibile reperimento di risorse di immediato utilizzo: la normativa consentiva infatti di erogare un premio alla stipula dei contratti, attraverso
cui si ottenne una liquidità iniziale di 1.043.000,00 euro (721.000 euro da Bnl e 322.000 euro da Unicredit).
In cambio di questo vantaggio, tuttavia, si pose in atto un’operazione finanziaria che esponeva il Comune a lunghissimo termine – “ con esattezza fino al 2032” – ai rischi collegati alla variazione dei tassi di interesse.
La Corte dei Conti, continua il Sindaco, ha più volte avuto occasione di esprimersi sulla minaccia rappresentata dagli Swap, evidenziando il rischio delle ingenti passività potenziali a fronte di un incentivo iniziale, e arrivando a definirli come strumenti con finalità di stampo speculativo e marcatamente squilibrate.
Le numerose osservazioni hanno infine indotto il legislatore a imporre fortissime limitazioni, fino al divieto di sottoscrizione di questi strumenti finanziari da parte degli enti locali.”
“Sin dal nostro insediamento, continua il Sindaco, abbiamo fatto rilevare la pericolosità di quella operazione: e proprio nel 2008 si registra una perdita di 450.974,05 euro che dava la misura di come, in presenza di tassi di interesse crescenti, si rischiasse una perdita gravissima anno su anno.
La pesantissima crisi economica e finanziaria internazionale che si è determinata in seguito, con un netto abbassamento dei tassi, ha fermato (per fortuna, in questo caso) quella pericolosa emorragia. Ma la preoccupazione che un miglioramento generale della situazione possa portare a un nuovo innalzamento dei tassi, nell’impossibilità per il nostro Comune di porvi qualunque argine, ci ha sempre convinti di dover trovare il momento migliore per estinguere quei contratti.
Questo è stato possibile adesso, con un valore di risoluzione anticipata al minimo storico: ci sono stati infatti necessari 217.750,00 euro per chiudere gli Swap (18.000,00 euro con Bnl e 199.750,00 euro con un Unicredit), quando appena un anno fa ce ne sarebbero voluti quasi 800 mila.
Alla data di chiusura, gli Swap fanno registrare un attivo che ammonta complessivamente a 1.039.292,90 euro cioè poco meno della cifra che il Comune ricevette all’inizio, come “premio di ingresso”, di cui la Corte dei Conti ha evidenziato la natura speculativa.
L’andamento annuale, tra gravi perdite e qualche guadagno, si ferma invece a 214.042,90 euro che vanno ad annullarsi con i 217.750,00 euro che è stato necessario spendere per l’estinzione dei contratti.
Indipendentemente da queste cifre, in ogni caso, avere chiuso tutte queste operazioni vuol dire aver scelto di allinearci alle prescrizioni normative e di preservare il nostro Comune dai rischi connessi all’evoluzione dei mercati finanziari.”

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