Un secolo di emigrazione. L’odissea dei siciliani all’estero in una mostra che sbarca al Castello di Donnafugata tra l’1 e il 10 luglio. Nella tournée americana oltre 46.000 visitatori

RAGUSA – Approda in Sicilia la mostra su un secolo di emigrazione: la storia di tanti siciliani che tra fine Ottocento e inizio Novecento lasciarono l’Isola per inseguire l’"american dream". Al Castello di Donnafugata, dall’1 al 10 luglio, "Sicilian crossings" racconta in 6 gallerie le varie fasi del flusso migratorio: dalle cause che lo provocarono fino alla perfetta integrazione nella nuova realtà socio-politica. "La Sicilia ha fatto un grande investimento: nella carriera consolare non ho mai partecipato a un evento in grado di suscitare così grandi emozioni nelle comunità siciliane o americane", ha commentato il console generale d’Italia a New York, Francesco Maria Talò, in occasione di una delle tappe americane dell’esposizione. La proposta di un "Museo ibleo dell’emigrazione" sarà al centro dell’incontro di domani, cui parteciperanno anche il presidente della Regione Raffaele Lombardo e il vicepresidente dell’Ars Santi Formica. L’incontro, fissato per le 18, sarà aperto dai saluti del sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale, del prefetto Giovanni Monteleone, dell’assessore comunale Mimì Arezzo, del presidente della Provincia Franco Antoci e del dirigente generale Dipartimento lavoro Giovanni Bologna. La lunga tournée statunitense di "Sicilian crossings" (fra le tappe New York, Boston, Stony Brook, Norwich e Miami) ha registrato oltre 46.000 presenze; dopo Ragusa, sarà trasferita a Palermo e infine a Messina. Tanti i motivi che spinsero migliaia di famiglie, tra fine Ottocento e primi del Novecento, all’abbandono della propria terra: povertà delle comunità agricole, scarse condizioni lavorative, voglia di riscatto; e poi, l’attrazione della sfida, dell’avventura, ben supportate da una capillare rete di agenti marittimi che con un’efficace promotion seppero coltivare, propagandare e vendere il mito americano. Il tutto è sapientemente illustrato nei 120 pannelli in cui si articola la ricostruzione di quella pagina esaltante e commovente insieme, che ha poi visto la comunità italiana contribuire ed essere protagonista del progresso americano con inserimento di nostri connazionali nelle pi importanti istituzioni e anche in posizioni apicali.

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