L’OSCURAMENTO DEL BLOG DI CARLO RUTA CON SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MODICA. DUE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI

La sentenza del Tribunale di Modica contro Carlo Ruta, storico e giornalista originario di Modica ma residente a Pozzallo, che ha scatenato una "guerra in rete", per via della condanna a 150 euro di multa ed al pagamento di 5 mila euro per spese giudiziarie, per "stampa clandestina", ha generato 2 interrogazioni parlamentari al Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, da parte dei parlamentari Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti. “Tale sentenza, unica in Italia e in tutta Europa – dice il primo- sta creando allarme nell’opinione pubblica nazionale e in particolare nel mondo della comunicazione, per gli effetti devastanti che potrà avere sul terreno dei diritti di critica e delle libertà riconosciute nel nostro paese. Secondo la logica con la sentenza, la quasi totalità dei siti web italiani, per il solo fatto di esistere, potrebbero essere considerati fuorilegge, in quanto appunto “stampa clandestina”, e ciò in contrasto con le regole della democrazia”. Non è da meno l’interrogazione di Giulietti: “Nel nostro Paese – dice – la libertà di espressione è garantita dalla Carta Costituzionale e la libertà sul web è inscindibile dalle libertà e dai diritti che sono propri di un paese democratico. Con la sentenza del Tribunale di Modica, per la prima volta, è stato varcato un limite, che non può lasciare indifferenti le istituzioni democratiche del nostro paese”. Secondo l’accusa l’imputato aveva pubblicato sul sito internet "accaddeinsicilia", curato dallo stesso, documentazione di carattere storica e sociale(il blog è stato oscurato d’autorità). Numerosi i blogger ed i giornalisti che operano sui quotidiani o periodici online che si scagliano contro questa sentenza. Carlo Ruta era stato denunciato dal giudice Agostino Fera, a seguito di notizie che lo avrebbero interessato circa l’inchiesta sull’uccisione di Giovanni Spampinato, il giornalista dell’Unità avvenuta a Ragusa il 27 ottobre del 1972. Il magistrato si è ritenuto diffamato dalle critiche mossegli dal curatore del blog su "accaddeinsicilia". Nel 2004 il sito fu oscurato, anche se i dati contestati a Ruta sono ancora oggi consultabili su "leinchieste.com", altro sito gestito dallo stesso giornalista Ruta. La condanna per la gestione del blog oscurato fa riferimento alla violazione dell’articolo 16 della legge sulla stampa, che impone la registrazione in Tribunale per le testate avente carattere periodico, anche se la non periodicità regolare del sito in questione, era già stata comprovata dalla polizia postale di Catania, cui era stato conferito l’incarico degli accertamenti.

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