Furto di ciclomotore. Tunisino ai domiciliari, libero presunto complice

Il Giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, ha convalidato l’arresto di Sahraoui Makram, tunisino di 27 anni, già sottoposto all’obbligo di firma presso il Commissariato di Modica per favoreggiamento personale e furto di energia elettrica, e del connazionale-coetaneo Mounir Belgacem, sedicente, senza fissa dimora, arrestati mercoledì scorso in flagranza dalla polizia per furto aggravato di un ciclomotore, di proprietà di un giovane modicano. L’arresto è stato eseguito dagli uomini del Commissariato di Modica a seguito di una segnalazione telefonica dal proprietario dello scooter, che aveva notato due giovani, presumibilmente extracomunitari, armeggiare nei pressi del suo ciclomotore che aveva posteggiato sotto casa. I poliziotti, prontamente intervenuti, riuscivano a bloccare i due, identificati per Sahraoui Makram e Mounir Belgacem, i quali a piedi stavano spingendo per strada il ciclomotore appena rubato. Tale espediente, recentemente, è utilizzato dai ladri di ciclomotore, al fine di evitare che l’accensione del motore possa in qualche modo attirare l’attenzione dei residenti e destare allarme. Alla vista dei Poliziotti, i due abbandonavano il mezzo, dandosi a precipitosa fuga per i vicoli della zona Dente. Prontamente inseguiti, erano stati poi arrestati. Il Giudice ha ritenuto di convalidare l’arresto dei due tunisini, che sono stati difesi dagli avvocati Carlo Ottaviano e Piero Sabellini, applicando per Makram, la misura degli arresti domiciliari mentre Belgacem è stato scarcerato. Il pubblico ministero, Diana Iemmolo, aveva chiesto la misura cautelare in carcere per entrambi. I due difensori hanno chiesto i termini a difesa. Il processo direttissimo sarà celebrato martedì.

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