Panificatori di Modica a confronto nella sede Cna Esaminati i problemi della categoria, dall’abusivimo al credito In primo piano la necessità di creare un coordinamento locale

Fare sinergia tra tutti i panificatori della città, approfondendo e risolvendo alcune problematiche che interessano la categoria. Sono state le parole d’ordine che hanno caratterizzato l’incontro tra i numerosi panificatori presenti presso la sede Cna di Modica. Alla riunione erano presenti Michele Arabito, responsabile del settore Commercio della Cna provinciale di Ragusa, Giovanni Morreale, consigliere nazionale della Fippa, e Carmelo Caccamo, responsabile Cna territoriale di Modica. E’ stata approfondita la bozza del Testo unico regionale sulla panificazione e sono stati riscontrati parecchi punti di debolezza che danneggiano la categoria. Dall’analisi fatta, emerge l’esigenza di attribuire maggiore competenze in materia di panificazione ai Comuni e non alla Regione, il più delle volte lontana dalle reali dinamiche di una comunità su una materia come quella del produzione del pane che tocca da vicino migliaia di persone.
“Occorre debellare il fenomeno dell’abusivismo anche in questo settore – è stato detto durante l’incontro – attraverso controlli severi da parte delle autorità competenti. Infatti, non si capisce perché agli operatori in regola siano richieste decine di adempimenti in materia di sicurezza, di igiene e di formazione e poi invece si assiste a fenomeni che dequalificano la cultura di una città che vanta una lunga tradizione di produzione di pane. Proliferano i mercatini rionali e gli ambulanti su suolo pubblico dove assistiamo alla vendita di ortaggi, di uova e di pane senza le dovute cautele sanitarie richieste, invece, ai nostri panificatori. Assistiamo quotidianamente allo sfrecciare di furgoncini non autorizzati dal punto di vista igienico. Il porta a porta per la consegna del pane nelle abitazioni e nei supermercati viene fatto senza confezionamento ed etichettature per capirne la provenienza. Rispettare la sicurezza alimentare significa fare conoscere ai consumatori la tracciabilità e la bontà del prodotto, avendo contezza delle materie prime utilizzate”. Su questi punti la Cna non farà sconti a nessuno e intraprenderà un’azione forte ed incisiva rivolgendosi alle autorità competenti di vigilanza. Molta attenzione è stata attribuita alla questione del credito per le imprese. Infatti, in un momento di grande difficoltà economica, la Cna intende sostenere tutti i panificatori attraverso il consorzio Unifidi Imprese Sicilia per il finanziamento delle scorte e per gli investimenti. Fare crescere le imprese ed aiutarle in questo momento è condizione fondamentale per affrontare tutte le altre tematiche.
Infine i presenti si sono detti disponibili a lavorare tutti assieme ad un progetto che vedrà il coinvolgimento anche delle altre città per la creazione di un marchio di qualità del pane casereccio. Tutti i panificatori hanno condiviso l’idea di costituire immediatamente un coordinamento locale che affronti con tempi certi le problematiche sollevate.

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