Festa dell’Immacolata: mercoledì pomeriggio, dopo i Vespri, il sindaco reciterà l’Atto di affidamento della Città di Ragusa

Una tradizione antichissima torna a rinnovarsi. Mercoledì, 7 dicembre, nella chiesa di San Francesco all’Immacolata, a Ragusa Ibla, dopo la solenne celebrazione dei Vespri, alle 18,00, presieduti dal vescovo, mons. Paolo Urso, si terrà la recita dell’atto di affidamento della Città di Ragusa all’Immacolata Madre di Gesù da parte del sindaco, Nello Dipasquale. Saranno presenti le autorità cittadine e provinciali. Il primo cittadino reciterà, tra l’altro, questa particolare formula: “Vigilate maternamente su questa città. Allargate su di essa il vostro manto immacolato, pegno e garanzia di prosperità e di pace. Insieme con la Città io Vi affido, o Vergine Immacolata, la nostra terra ed i nostri monti, gli interessi spirituali e temporali, il presente e l’avvenire, le nostre culle e le nostre tombe, la nostra vita e la nostra morte”. Alle 21,00, sempre mercoledì, dal duomo di San Giorgio prenderà il via una fiaccolata verso la chiesa dell’Immacolata dove si terrà una veglia di preghiera. Definito anche il programma ricreativo. Tre, in particolare, i momenti previsti. Martedì 6 dicembre, alle 20,30, il secondo trofeo podistico “Maria Immacolata” intitolato a Giovanni Donzella, con gara in notturna per le vie di Ibla. Mercoledì, alle 18,30, in piazza Chiaramonte, il secondo torneo di hockey in piazza. Giovedì 8 dicembre, alle 9,30, in piazza Chiaramonte, raduno in mountain bike per la seconda cronoscalata “Cava Misericordia”.
Qualche cenno storico. Il giorno della vigilia della festa dell’Immacolata, nella Ragusa antica, era vissuto molto intensamente. Una partecipatissima “Alborata” (all’alba) iniziava con la santa messa solenne delle 5 mentre dalla Porta Mulini arrivavano i mugnai (nella vallata dell’Irminio c’erano circa quaranta mulini ad acqua) accompagnati dai musicanti: pifferi e tamburi; dalla Porta Modica arrivavano i lavoratori delle fiumare anch’essi accompagnati da “tamburi e piffarelle”. Numerose erano le sante messe celebrate durante il giorno e la sera il Capitolo dei canonici (Insigne collegiata di San Giorgio) assieme alle dodici confraternite, partendo dal Duomo, armati di rustiche scope, pulivano il percorso nel quale il giorno dopo sarebbe transitata la processione della Venerata Immagine dell’Immacolata. Arrivati nella chiesa di piazza Chiaramonte, le autorità declamavano l’atto di affidamento della Città di Ragusa alla Santa Madre di Dio. Ai giorni nostri, è il sindaco di Ragusa, quale primo cittadino, a nome di tutti i ragusani e alla presenza delle autorità, a recitare tale atto di affidamento.

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