Mercato di Modica Alta. Denunciati due ambulanti per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale

Rischia di essere sospeso nuovamente il mercato rionale che si tiene quindicinalmente in Viale Manzoni a Modica Alta. Questo per via degli atteggiamenti tenuti da alcuni commercianti che hanno costretto le forze dell’ordine a interventi interforze per stabilire l’ordine pubblico e alla denuncia per due di loro ad opera della polizia municipale. Nel corso dell’ultimo che si è tenuto il primo dicembre scorso si sono registrati posizione di intolleranza e anche oltraggiosi nei confronti delle forze dell’ordine da parte di alcuni operatori ambulanti che non accettavano il nuovo piano di sistemazione predisposto dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale. Tali atteggiamenti tendevano a ottenere più spazio di quello loro assegnato o di collocarsi in aree non autorizzate. Questo è stato motivo che ha costretto a chiedere finanche la collaborazione, da parte del Nucleo Operativo di Polizia Annonaria già in servizio dalle sei nel posto, degli agenti del Commissariato e della Guardia di Finanza. Erano dovutiintervenire i comandanti della polizia municipale, Giuseppe Puglisi, e delle fiamme gialle, Angelo Dumo. Ciononostante, alcuni operatori si erano atteggiati su posizioni poco rispettose e minacciose. Per tale motivo, il Nucleo di Polizia Municipale ha proceduto all’identificazione di due ambulanti che si erano mostrati più intolleranti alla nuova disposizione e ha provveduto al deferimento alla Procura della Repubblica degli stessi per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Si tratta di F.G., 47 anni, domiciliata a Vittoria, e di P.F., 42 anni, di Modica. La prima circa un mese fa era stata denunciata per gli stessi motivi durante il mercato che si tiene nel piazzale antistante al Polisportivo di Contrada Caitina. Nello stesso contesto ci sono le lamentele di alcuni residenti svegliati alle sei di mattino da alcuni ambulanti che avevano suonato alle loro porte per chiedere di spostare le auto in zone dove, tra l’altro, non c’era nemmeno il divieto di sosta.

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