MARIO MONTI, GRANDE ECONOMISTA E PESSIMO INTERPRETE DEL CONCETTO DI EQUITA’. La riflessione di Ballarò

Sin dal giorno della designazione del professore Monti a Presidente del Consiglio, sono stato un convinto assertore che il Presidente della Repubblica avesse individuato l’uomo giusto per evitare il peggio al nostro Paese. Partivo dal presupposto che avesse grandi qualità e consumata esperienza per cercarsi le giuste collaborazioni di altri insigni uomini di cultura e riuscire a traghettare il Paese verso la” terraferma”.
Rimango ancora dell’opinione ch’egli e la squadra che ha messo assieme, rappresentino qualcosa di molto diverso rispetto all’improvvisazione ed all’incompetenza a cui siamo stati abituati nell’ultimo ventennio dai politici che si sono succeduti, peccato che al primo test di verifica di ciò che ha rappresentato lo slogan del tecnico Monti “rigore, crescita, equità”, siano emerse le prime colossali incongruenze.
Ritengo che gran parte degli italiani avesse l’esatta consapevolezza dei sacrifici a cui sarebbe stato chiamato e che responsabilmente non aspettasse qualcuno che con la bacchetta magica risolvesse d’un tratto l’enorme problema italiano, penso però al contempo che questi stessi italiani sperassero di poter assistere finalmente al verificarsi che i sacrifici fossero distribuiti equamente e non ancora una volta gravassero sui soliti fessi (lavoratori dipendenti e pensionati).
Se il disegno preordinato era quello reso noto con la manovra d’ieri, perché tanto spreco di cultura ? A realizzare un simile progetto sarebbero stati capaci anche i più incompetenti dei politici !
Perché il Primo Ministro, seppur non politico, ha agito da grande volpone della politica, scansando i veri ricchi del Paese dalla chiamata ai sacrifici ? Condizionato dallo spauracchio della loro negazione a sostenerlo ? Perché in una situazione ch’egli stesso ha definito gravissima, ha evitato di far pagare l’IMU alla chiesa per i suoi tanti locali commerciali ?
E i cittadini, messi in croce da una manovra di cui sentiremo gli effetti nefasti nei prossimi mesi, debbono subire anche gli sproloqui della Chiesa che afferma:”la manovra poteva essere più equa” o del segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone che sprona il Presidente del Consiglio Monti a proseguire con la manovra per il risanamento del Paese, affermando che “i sacrifici fanno parte della vita”.Ma il Cardinale, con quale coraggio parla di sacrifici? Lo lasci fare a chi ,pur lavorando non riesce a sopravvivere. Professore Monti, la cultura e l’esperienza sono beni inestimabili, ma ancor di più lo è la coerenza e la saggezza di operare per l’equità sociale.

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