Confagricoltura, ad Ispica il confronto sulla Pac Guidi: “La fretta può far commettere errori”

“La fretta è cattiva consigliera e sulla Pac bisogna prendere tutto il tempo necessario per non commettere errori, in gioco c’è il futuro della nostra agricoltura”. E’ questo l’appello che il presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, ha lanciato a Giovanni La Via, relatore al Parlamento europeo per la nuova Politica agricola comune, durante la conferenza che si è svolta venerdì sera al Mercato di Ispica. Un confronto importante per chiarire con i produttori di Ragusa e Siracusa gli aspetti più critici che segneranno le regole del mercato da qui al 2020. “La Pac è sicuramente importante ma i produttori di questo territorio – ha rilevato Guidi – devono aggregarsi, fare sistema e non rimanere ad una soglia del 3 per cento che li penalizza rispetto agli altri. Senza reddito non c’è tutela del territorio”.

Durante l’evento, organizzato dalle due unioni provinciali di Confagricoltura e sostenuto dalle Camere di Commercio, il parlamentare europeo La Via ha fissato i “paletti” europei al mercato: “Sul tema degli accordi bilaterali il mercato sarà aperto solo se ci saranno reciprocità e parità di condizioni fra i produttori. Per essere chiari – ha spiegato La Via – non accoglieremo prodotti di Paesi in cui si lavora in schiavitù, non si rispettano le regole e si usa, ad esempio, ancora il Ddt notoriamente cancerogeno. C’è chi ci ha chiesto, per agevolare la “Primavera” dei Paesi arabi, di rivedere le nostre posizioni ma su queste basi, fondamentali per difendere i nostri agricoltori, non possono esserci passi indietro”. Il presidente regionale di Confagricoltura, Gerardo Diana, ha ricordato come un imprenditore italiano “perda 104 giorni all’anno in burocrazia ed in Sicilia i tempi sono ancora più lunghi. Per questo chi fa impresa qui ha una marcia in più e va avanti nonostante ostacoli che altri non hanno”. Ad intervenire anche il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Sandro Gambuzza, che ha ricordato come occorra voltare pagina perchè la “vecchia politica comunitaria non basta”; il vicepresidente della Camera di Commercio di Siracusa, Pippo Gianninoto, ed il vicepresidente di Confagricoltura Ragusa, Carmelo Calabrese. Per il presidente di Confagricoltura Siracusa, Massimo Franco “il mondo spinge, la popolazione mondiale cresce, e mentre noi ci crogioliamo su filosofie pseudo ecologiste e pseudo salutistiche il resto del mondo cresce con incrementi a due cifre. Attualmente in Marocco ci sono oltre 400 aziende certificate Global Gap e producono i nostri stessi prodotti con costi ridicoli rispetto ai nostri. Un addetto costa al giorno lo stesso costo di un cornetto ed un caffè da noi”.

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