MODICA, LICENZIATO, SFRATTATO, COSTRETTO A DORMIRE IN AUTO. 60ENNE DECIDE DI VENDERE UN RENE

Mette in vendita un rene per potere sopravvivere. E’ la decisione drammatica assunta da Giuseppe Benincasa, un sessantenne originario della Calabria, rimasto disoccupato, senza casa e costretto a vivere per alcune settimane in auto. Ora si è determinato per l’ estrema decisione, vendere uno dei suoi reni. “Lavoravo dal 2006 nel negozio di mio fratello a Modica -. Ad un certo punto ho intrapreso una relazione con una donna più giovane di me e da qui è iniziato il mio calvario perché mio fratello, sicuramente spinto dalla moglie, non gradendo il rapporto mi ha licenziato di tronco buttandomi in mezzo alla strada”. Benincasa è separato, ha tre figli che vivono con la madre in Calabria. “Per un certo periodo ho gestito un altro negozio con la mia nuova compagna a Modica Centro ma non ha funzionato – prosegue -. Sono arrivato al punto di non potere più pagare l’affitto della casa e sono stato sfrattato. Per questo motivo sono stato costretto a dormire in auto che parcheggiavo nel piazzale della stazione ferroviaria. Anche la polizia lo sapeva. Ho intentato, attraverso la Cgil, il procedimento nei confronti di mio fratello per avere la liquidazione. Tempo fa ho saputo che la liquidazione di 8 mila euro è stata pagata attraverso un assegno libero alla mia ex famiglia in Calabria ed adesso non so questi soldi chi li abbia incassato. Non ho nulla di che vivere. Mia figlia mi ha fatto firmare un documento ed io l’ho fatto in fiducia ed anche questo è stato uno sbaglio perché non possiedo più nessun bene se non i reni, uno dei quali ho deciso di vendere”. Giuseppe Benincasa da qualche settimana ha trovato un’ abitazione in Via Carlo Papa, l’affitto è di oltre 150 euro mensili. Fa qualche lavoretto di pulizie ma non riesce a reggere la situazione. “Mi sono rivolto ai preti, uno dei quali mi ha cacciato via, nonostante il Vangelo dica “bussate e vi sarà aperto – denuncia – ho fatto persino l’ elemosina, mi sto umiliando ma non so più che fare. Io non cerco soldi ma un lavoro. Ho parlato con sindaci e onorevoli e tutti mi hanno assicurato un colloquio che non è mai arrivato.

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