La rissa del 4 dicembre scorso ad Acate. Denunciate otto persone

Sono otto le persone a seguito delle indagini sulla rissa avvenuta ad Acate lo scorso fine settimana. Tra di loro c’è chi risponderà anche di lesioni personali aggravate per avere utilizzato un coltello. La Polizia di Vittoria ha ricostruito gli avvenimenti dello scorso 4 dicembre, quando due persone, padre e figlio, erano rimaste ferite ed erano state medicate in ospedale, con prognosi di 30 giorni.
La rissa, che ha coinvolto due gruppi familiari, era scaturita da un alterco in una pizzeria di Acate, dove un ragazzo era stato rimproverato in maniera rude dai titolari, marito e moglie, a causa del suo comportamento chiassoso. In aiuto del ragazzo, è intervenuto il fratello maggiorenne.

La situazione sembrava tornata alla calma e l’incidente superato ma, a notte fonda, i titolari del locale, con altri familiari, si siono recati a casa dei due fratelli ed hanno chiesto conto e ragione di quanto accaduto nella pizzeria. Hanno svegliato il padre dei due ragazzi, poi sono arrivati anche i due fuigli e si è acceso un violento diverbio.

A quel punto, è scoppiata una vera e propria rissa, che ha coinvolto otto persone. E i è verificato il fatto più grave: il padre della titolare della pizzeria, un pregiudicato di Comiso di 55 anni, già sorvegliato speciale, con un coltello da cucina ha colpito il padrone di casa ed uno dei suoi figli.

Poi, è fuggito, insieme agli altri della famiglia, che avevano cercato il regolamento di conti. Otto persone, sette di Acate ed una, appunto, di Comiso, sono state tutte segnalate per rissa, ma il comisano deve rispondere anche di lesioni personali aggravate e del porto abusivo di arma da taglio. Altre due persone hanno riportato delle ferite lievi.

E ora, al vaglio della Polizia c’è la situazione dei titolari della pizzeria: sono loro ad aver fomentato la controversia e, anziché chiamare la Polizia hanno agito in maniera inconsulta, con rischi per l’ordine pubblico. Per loro, potrebbero scattare anche delle sanzioni di carattere amministrativo con possibili ripercussioni sulla licenza.

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