Aggredì i carabinieri a Donnalucata. Perizia psichiatrica per l’imputata: “E’ socialmente pericolosa”

Lo psichiatra Giuseppe Sapienza del Distretto Salute Mentale di Ragusa, ha stabilito, a seguito di perizia che Marilisa Cannizzaro, la quarantenne ragusana arrestata dai carabinieri a Donnalucata per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, è incapace di intendere e di volere e anche soggetto socialmente pericoloso. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, ha deciso di assumere nei confronti dell’imputata una misura di sicurezza, per cui ha disposto il suo l’affidamento ad un centro di recupero. Era stato il difensore, Giuseppina Cicero, a chiedere la perizia, condizione per procedere col giudizio abbreviato, dopo la convalida dell’arresto. Il processo sarà celebrato nelle prossime settimane. La donna, rinchiusa nel carcere di Ragusa, subito dopo la convalida, fu rimessa in libertà con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria del capoluogo ibleo per tre volte al giorno. Marilisa Cannizzaro, che lavorava presso un locale pubblico della frazione marinara sciclitana, lo scorso mese di settembre era incappata in tarda notte in un controllo dei carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Modica. Era in evidente stato di ebbrezza. Quando i militari l’avevano invitata a sottoporsi ad alcoltest, questa si era energicamente rifiutata e anzi si era scagliata contro i tutori della legge, lanciando un bottiglia contro un carabiniere che, fortunatamente, era riuscito a schivare l’oggetto. La giovane, addirittura, aveva anche cercato di sottrarre dalla fondina la pistola di uno dei militari. I carabinieri erano, successivamente, riusciti a ricondurla alla ragione e a trasferirla in caserma per poi arrestarla.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa