Calcio. Stangata sul Frigintini. Leonardo Caruso squalificato per cinque anni

La scure del Giudice Sportivo della Lega Sicula si abbatte sul Frigintini. La formazione della frazione modicana militante nel campionato di Prima Categoria e che da sempre si è distinta per correttezza e lealtà sportiva, infatti, è stata falcidiata dalle squalifiche dopo la gara che sabato scorso i rossoblu di Giovanni Spadola hanno perso immeritatamente contro il Pachino.
La formazione del presidente Saro Di Raimondo perde fino al 10 dicembre del 2016 Leonardo Caruso e fino al 31 dicembre 2014 Stefano Giurdanella (si aspetta di sapere le motivazioni che saranno rese note nelle prossime ore). Inoltre una squalifica per otto giornate è stata inflitta a Peppe Bonomo e a Giorgio Caruso e per 5 giornate a Valerio Melilli. In poche parole nel derby in programma domenica prossima a Marina di Ragusa Giovanni Spadola dovrà inventarsi una nuova formazione e i rossoblu modicani dovranno sicuramente “cambiare” in corsa i loro obiettivi di stagione.

Alcune decisioni molto dubbie del signor Mongiovì di Agrigento chiamato a dirigere l’importante match tra due squadre che lottano per la zona play off, hanno fatto perdere le staffe ai giocatori di casa che a fine gara hanno protestato vivacemente nei confronti della “giacchetta nera” agrigentina che, dopo essere stato protetto dagli addetti alla sicurezza e dal tecnico Giovanni Spadola è rientrato dopo qualche minuto negli spogliatoi tra le vivaci proteste del pubblico che non ha apprezzato il suo operato (Vicari lanciato a rete fermato per fuorigioco nonostante sia abbondantemente partito dalla sua metà campo, gol annullato per fuorigioco allo stesso Vicari apparso a tutti regolare, gol del pareggio convalidato al Pachino con una punizione fatta ripetere per palla in movimento e ribattuta senza che l’arbitro abbia dato il via al gioco che era stato interrotto dallo stesso).

Il più deluso di tutti per questa situazione è sicuramente il presidente Saro Di Raimondo (nella foto).
“Sono profondamente amareggiato per quello che è accaduto al “Tantillo” sabato scorso. Non mi aspettavo un giudizio così severo e non vorrei che la nostra società che da sempre si è distinta per correttezza e lealtà sportiva paghi anche per colpe non sue. Prima di prendere una decisione – continua il presidente del Frigintini – voglio leggere le motivazioni di queste squalifiche, ma è chiaro che presenteremo ricorso. Non è da escludere –conclude Di Raimondo – che io personalmente possa decidere di dimettermi dall’incarico perché il calcio inteso così non fa parte della mia vita. Noi sicuramente abbiamo anche esagerato nelle proteste, ma credo che su quanto successo sabato a fine gara qualcuno deve farsi un esame di coscienza e ammettere di aver sbagliato”.

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